Vino: cresce il consumo delle bollicine, più del rosso e del bianco
ROMA – Continuano a crescere soprattutto le bollicine, nei consumi degli italiani, meglio di vini rossi e bianchi, con la diversità dell’offerta che è un valore assoluto, anche se Veneto, Toscana e Piemonte, restano, di fatto, le Regioni che fanno il mercato’. Sono, rilancia il sito Winenews.it, le tendenze che emergono dall’Osservatorio Signorvino, la più importante catena di enoteche d’Italia(16 store in tutta Italia, da Torino a Merano, da Verona a Bologna, da Firenze a Castel Romano, ultima apertura e prima nel Lazio, ndr), che muove oltre 1.500 etichette di 250 cantine del
Belpaese, ed un fatturato di 31 milioni di euro.
Numeri che consentono ”di estrapolare dati che speriamo possano essere un vero riferimento per il settore, grazie alla nostra possibilità di osservare direttamente il comportamento e le scelte del consumatore finale” dichiara Luca Pizzighella, direttore di Signorvino. Dalla ricerca, come detto, si conferma il peso delle Regioni più importanti sul mercato enoico: l’80% delle vendite a valore è fatta di vini provenienti da Veneto (35%), Toscana (15%), Piemonte (13%), Lombardia (12%) e Trentino Alto Adige (10%). Una crescita dei consumi a valore stimata nel +6%, da Signorvino, col le fasce di prezzo più dinamiche che sono quelle tra i 50 ed i 100 euro a bottiglia (+15%, per un peso sulle vendite dell’11%) e quella tra i 6 ed 9,9 euro (+12%, per un peso sulle vendite del 16%), anche se quasi la metà delle vendite è nella fascia tra i 10 ed 29,9 euro (48%, in crescita dell’8%), mentre i vini tra i 30 ed i 49,9 euro pesano per il 20% (e crescono del 9%).
Tra i vini di Toscana spicca il +24% del Brunello di Montalcino (e il +4% del Rosso di Montalcino), mentre è in leggera flessione Bolgheri. Anche se, a livello di uvaggi, c’è un vero e proprio boom per il Merlot di Toscana (+78%), mentre perde qualche punto il Sangiovese.