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Banche, risparmiatori truffati: rimborsi a chi ha reddito sotto 35mila euro. Passa linea Tria

Consiglio Dei Ministri
Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte incontra le associazioni dei risparmiatori

ROMA- E’ passata la linea del ministro Tria. I risparmiatori truffati dalle banche, nel 90% dei casi potranno beneficiare di rimborsi forfettari diretti, mentre nel restante 10% dei casi è previsto il ricorso a un arbitrato semplificato da una tipizzazione delle violazioni massive, davanti alla commissione dei 9 esperti indipendenti creata ad hoc. Per accedere automaticamente ai rimborsi, i risparmiatori truffati dovranno avere un imponibile entro i 35 mila euro o un patrimonio mobiliare di 100.000 euro. E’ quanto prevede la proposta illustrata oggi dal Governo alle associazioni dei consumatori, che di fatto sancisce il via libera alla linea del doppio binario portata avanti dal ministro dell’Economia, per evitare di incappare in un rifiuto da parte della commissione Ue. Arriverà così domani, 9 aprile, in Consiglio dei ministri, la misura sui rimborsi dei risparmiatori truffati: «Ora – dice il sottosegretrio Bitonci – ci sarà una modifica alla legge di bilancio, con il doppio binario flessibile, che consentirà comunque per tutti per un rimborso «massivo e forfettario, penso sia una grande apertura da parte della Commissione Ue, grazie al lavoro fatto da Tria, dagli uffici, dai sottosegretari. E’ forse la prima volta che la Ue dà la possibilità di un rimborso massivo». Bitonci spiega che dopo l’ok alla norma ci sarà subito il decreto attuativo.

LA MISURA – Dunque, per accedere automaticamente ai rimborsi i risparmiatori truffati dovranno avere un imponibile entro i 35 mila euro o un patrimonio mobiliare di 100.000 euro. Per gli altri saranno tipizzati gli investimenti e saranno analizzati per grandi categorie e non caso per caso davanti alla commissione ad hoc che sarà costituita al ministero dell’Economia, secondo quanto ha detto il sottosegretario Bitonci.


Bennucci

Sandro Bennucci

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