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Emilia Romagna: per la prima volta la regione può essere a rischio per il Pd. Lo dice il presidente uscente

BOLOGNA – Alla luce delle prossime elezioni regionali, che interesseranno anche l’Emilia-Romagna «non bisogna avere timore di dire che per la prima volta nella nostra storia può essere messa a rischio, nel senso che può vincere qualcun altro che non sia la sinistra o il centrosinistra perché se guardiamo i voti delle politiche dello scorso anno ci sono tutte le premesse per dire che questo rischio è percorribile».
Lo ha detto ripreso dai microfoni delle televisioni locali, il presidente dell”Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini a margini dell”assemblea congressuale di Mdp-Articolo 1.
Ad ogni modo, ha aggiunto, «se lavoreremo bene, se sapremo esser un fronte non contro qualcuno ma a favore di una società equilibrata in cui si tiene insieme il tema principale del diritto al lavoro con quello del diritto ad avere una qualità della vita a partire dai servizi per le famiglie, per i bambini, per gli anziani anziani, per i disabili che si mettono in campo credo che qui potrebbe essere il primo argine che si alza verso la destra sovranista, verso la Lega e – ha sottolineato – magari diventare persino un punto di ripartenza in futuro per il Paese. Credo – ha concluso Bonaccini – che qui si possa costruire un prodromo di un alternativa per il domani anche nel Paese».

In Toscana analogo dubbio non sorge al governatore Enrico Rossi, il quale evidentemente pensa che i vantati (da lui) 20 anni di buon governo delle giunte di cui ha fatto parte o presieduto, mettano al riparo il partito da brutte sorprese.


Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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