Vittime Salvabanche: beffati anche da Conte, nessun provvedimento del governo
ROMA – «Neanche il presidente del consiglio sembra in grado di fare quello che promette»: è quanto afferma Letizia Giorgianni, presidente Associazione Vittime del Salvabanche. «Dopo l’ennesima convocazione a Palazzo Chigi dove, insieme a Tria, è stato il premier Conte in persona a spiegarci che la nuova proposta di riscrittura della legge era l’unica soluzione possibile’, ottenendo così il consenso della quasi totalità delle associazioni dei risparmiatori (esasperate e umiliate da mesi di propaganda elettorale sulla pelle di 300.000 famiglie) – denuncia Giorgianni in una nota – registriamo increduli come neppure nell’ultimo Consiglio dei ministri ci sia traccia del nuovo testo del provvedimento».
Di fronte alle indiscrezioni di stampa che parlano di divisioni nell’esecutivo tra chi vorrebbe una prova di forza contro l”Europa e il Presidente del Consiglio, spalleggiato dal Ministro Tria, Giorgianni sottolinea che «a questo punto però, riteniamo di avere tutto il diritto di ottenere delle risposte chiare e senza più fraintendimenti: – chi vuole davvero bloccare ancora l’accordo raggiunto dalla maggioranza delle Associazioni con Tria e Conte? – Ci piacerebbe anche capire di chi sia la responsabilità morale e politica di averci, in tutti questi mesi, inchiodati su una soluzione impossibile dal momento che a Palazzo Chigi, alle Associazioni è stata proposta l’unica soluzione possibil in un testo da riportare davanti al Parlament. La responsabile di Vittime del Salvabanche avverte che il tempo del confronto si sta esaurendo precisando quindi che di fronte al permanere di un clima di incertezza non rimarrà che tornare in piazza, manifestando in massa contro il governo.
Di Maio conferma la necessità di un intervento rapido del governo: «Se non si concorda con i risparmiatori non si fa nulla». Così il vicepresidente del Consiglio, a margine della Festa della Polizia, risponde a una domanda sul provvedimento per il rimborso dei truffati dalle banche, assente nel Consiglio dei ministri di ieri.