
Katiuscia Marini accusa il Pd e Zingaretti. Non mi hanno difesa perché donna

PERUGIA – Nicola Zingaretti lancia su Instagram la ”campagna verde” Pd per le Europee, a sostegno di Greta Thunberg, ma deve fronteggiare l”attacco della governatrice dimissionaria dell”Umbria Catiuscia Marini, che accusa la dirigenza di giustizialismo e sessismo per non averla difesa, anche perché donna. Tutto mentre in regione arriva Matteo Salvini, deciso a conquistarla.
All’indomani delle dimissioni per l’inchiesta sulla sanità che la vede indagata, Marini parla di «un partito malato di
giustizialismo.Sono l”unica presidente di Regione donna del Pd. Altri presidenti del mio partito sono indagati, ma
solo a me viene chiesto un gesto di responsabilità. Faccio fatica a comprendere perché il segretario a me che sono donna chiede di essere responsabile, e non lo fa con i presidenti uomini».
«Credo le sue parole amare si riferiscano a frasi di Carlo Calenda», che aveva chiesto le dimissioni, dice il commissario Pd in Umbria Walter Verini.
“Chissà perché, tocca sempre alle donne, soprattutto se brave e capaci, fare un passo indietro”, si chiede la deputata dem Patrizia Prestipino.
Marini quando parla di governatori dem pensa probabilmente a Nicola Oliverio, governatore della Calabria, ancora in carica nonostante sia indagato da mesi per corruzione (ieri la procura di Catanzaro ha chiuso le indagini e va verso la richiesta di processo). O a Marcello Pittella, finito ai domiciliari a luglio scorso quand”era presidente della Basilicata, e dimessosi solo a gennaio di quest”anno (ma il segretario Pd allora era Maurizio Martina). Anche in quest”ultimo caso, come in Umbria, si tratta di presunti concorsi truccati in una piccola regione roccaforte del Pd. Senza dimenticare che lo stesso Zingaretti, governatore del Lazio, é indagato per finanziamento illecito (ma sembra probabile che si vada verso l’archiviazione).
