Skip to main content
Admin Ajax.php?action=kernel&p=image&src=%7B%22file%22%3A%22wp Content%2Fuploads%2F2019%2F05%2Fgrasso

Il quotidiano in classe: Il caso Kaufmann, di Giovanni Grasso, presentato al Liceo Michelangiolo

Grasso1

FIRENZE – Riceviamo e pubblichiamo volentieri un contributo inviatoci dalla prof. Francesca Di Meglio:

«Nell’ambito del progetto Il Quotidiano in Classe, si è svolta questa mattina, dalle 11.30 alle 13:30 presso l’Aula Magna del Liceo Classico Michelangiolo la presentazione del libro Il caso Kaufmann, di Giovanni Grasso, consigliere del Presidente della Repubblica per la stampa e la comunicazione.

Agli studenti (quattro classi del Michelangiolo e una delegazione del Liceo Classico Galileo) e ai docenti accompagnatori, era stata consegnata copia del volume dall’Osservatorio Giovani Editori, in rappresentanza del quale era presente il fondatore Andrea Ceccherini. Il libro è ispirato all’amicizia vera tra una giovane ariana e un anziano ebreo nella Norimberga del regime nazista, quando erano in vigore le leggi razziali che impedivano matrimoni e rapporti sessuali tra individui appartenenti alle allora definite “razze” differenti.

Scritto da Grasso nel 1999, fu allora rifiutato da varie case editrici, tanto che l’autore preferì abbandonare la narrativa per dedicarsi a scrivere saggi su commissione. Tuttavia, pubblicato nel 2019, risulta più che mai attuale, tanto che gli studenti vi hanno ritrovato delle affinità con la tendenza attuale a cercare capri espiatori negli immigrati e nelle minoranze (tali erano gli ebrei, che rappresentavano solo lo 0.8% della popolazione tedesca prima delle persecuzioni). I personaggi, a parte i due giudici coinvolti nel processo contro Kaufmann, sono frutto della fantasia dell’autore e rappresentano i diversi comportamenti assunti dai tedeschi dinanzi alle leggi imposte dai nazisti: c’è chi credette nel regime, sebbene divenuto nazista perché reietto; chi vi aderì per conformismo; chi per interesse (come coloro che si arricchirono con le aziende confiscate); altri per paura.

Grasso non manca di far riferimento all’uso sapiente che i nazisti seppero fare della propaganda attraverso non solo la radio, ma soprattutto i quotidiani e persino i libri per bambini (tanto da trasformare il lupo di Cappuccetto Rosso in un grasso ebreo). Frutto di un assiduo lavoro sui pochi e scarni documenti che restano a testimonianza della relazione tra Irene e Leo, il libro riesce a restituire il clima di orrore e oppressione che pervase la Germania del tempo, fornendo contemporaneamente spunti di riflessione sulla storia in generale e le sue lezioni (tra cui quella che i vincitori non dovrebbero mai umiliare i vinti, come invece accadde nel caso delle sanzioni imposte alla Germania dopo il primo conflitto mondiale). Sebbene la storia non possa ripetersi identica al passato, secondo l’autore, è bene trarne insegnamento, perché certi meccanismi, invece, tendono a ripresentarsi sempre con le stesse modalità».

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Firenze Post è una testata on line edita da C.A.T. - Confesercenti Toscana S.R.L.
Registro Operatori della Comunicazione n° 39741
FirenzepostAMP