Scuola: sciopero il 17 maggio contro la regionalizzazione e l’obbligo di rilevazione delle presenze per i dirigenti
ROMA – «Oggi è una giornata di sciopero e lo sarà ancora il 17 – ha dichiarato Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief ricordando che il sindacato ha scioperato anche il 27 febbraio e l’8 marzo. Quindi, scenderemo ancora in piazza il 17 maggio, di fonte a Montecitorio, e chiederemo ancora una volta a tutti coloro che hanno a cuore la scuola di partecipare allo sciopero, per svariate ragioni. Prima di tutto, l’idea della regionalizzazione non è stata cassata: ce lo dicono anche gli altri sindacati che hanno firmato l’accordo. In pratica il governo va avanti e noi siamo contrari a questa regionalizzazione, che va a ledere la scuola dell’autonomia, il rapporto fra Stato e Regioni e la nostra costituzione, introducendo di fatto la strada a due Stati».
Relativamente alla questione stipendiale, Pacifico ha affermato che «siamo contro i piccoli aumenti destinati agli insegnati: il sindacato ha anche trovato risorse per dare più soldi agli insegnanti, senza utilizzare nuove risorse. Il resto ci sembra un insieme di palliativi e aspettiamo di essere convocati, poiché Anief è rappresentativa da un anno e ancora attendiamo. Chiediamo di far ascoltare la voce della scuola; infatti, quando ci si rivolge ad Anief e riceviamo le istanze di tutti, riflettiamo, cerchiamo di portare avanti quelle che sono condivisibili col nostro percorso», ha concluso il presidente.
Dunque a causa dell’accelerazione dell’iter del Ddl Concretezza, che inserisce le impronte digitali e i sistemi biometrici per la rilevazione delle presenze solo per i DS, alcune sigle sindacali hanno organizzato un sit-in dei Dirigenti scolastici davanti al Senato il 16 maggio. UDIR, sindacato appunto dei dirigenti scolastici nato nel 2017 per iniziativa del professor Marcello Pacifico, da subito Presidente nazionale, rilancia il proprio sciopero fissato per venerdì 17 maggio e comunica che anche chi partecipa al sin-in del 16 può, il giorno dopo, continuare la protesta aggiungendosi ai nostri scioperanti.
UDIR invita ufficialmente tutti i DS a scioperare e ricorda, a chi vuole partecipare alla protesta del sindacato del 17 maggio, che è necessario inviare all’USR la comunicazione di adesione allo sciopero individuando il sostituto e avvertendo le famiglie del possibile disagio.
Per lo sciopero dei dirigenti scolastici e dei presidi incaricati, la comunicazione va inviata al direttore regionale, via mail, all’indirizzo dell’Usr: avviene sulla base dell’allegato al contratto (Cnnl 1998-2001) del comparto scuola, in attuazione della Legge 146/90. Non sono state infatti approvate le nuove norme sui servizi minimi. Nell’art. 2 del citato allegato, ai commi 3 e 4, si precisa che il DS o il preside incaricato che intende scioperare deve semplicemente comunicare la propria adesione. Bisogna inoltre comunicare la propria assenza per sciopero al personale della scuola e che le funzioni del dirigente aventi caratteri di essenzialità e urgenza saranno svolti, nell’ordine, dal collaboratore con delega a sostituire il dirigente, da altro collaboratore, o dal docente in servizio più anziano di età. Il dirigente o preside incaricato deve prendere in considerazione lo sciopero anche in assenza di comunicazione da parte dell’amministrazione, che non è tenuta, a norma di legge, a informare le singole scuole, risultando sufficiente l’informazione attraverso gli organi di stampa.
Nel dettaglio, il dirigente scolastico (preside incaricato) comunica dunque al direttore regionale la propria adesione; comunica al personale docente e Ata la sua adesione allo sciopero e che, in sua assenza, le funzioni del dirigente aventi caratteri di essenzialità e urgenza saranno svolte, nell’ordine, dal collaboratore con delega a sostituire il DS, da un altro collaboratore o dal docente in servizio più anziano d’età. Richiama, nella stessa comunicazione di adesione allo sciopero, che il docente che lo sostituirà dovrà farsi carico di inviare, nei tempi indicati dal Miur, la comunicazione dell’adesione del dirigente allo sciopero.