Firenze: piace al pubblico del Maggio Musicale il Bellini semisconosciuto de «La straniera»
FIRENZE – Ha debuttato con successo all’82° Festival del Maggio Musicale Fiorentino «La straniera» di Vincenzo Bellini: un vero debutto, perché nella versione originaria del 1829 a Firenze non era mai stata rappresentata; fu data alla Pergola nel 1830 nella seconda versione rimaneggiata, poi nelle non moltissime riprese in età moderna (post 1968), la nostra città non era stata coinvolta. Ben venga, dunque, questo recupero, nel quale brilla per la pulizia del suono l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, sotto la direzione di Fabio Luisi (sempre attento a non coprire le voci e a far distinguere bene tutti gli strumenti); superba anche la prova offerta dal Coro.
Il cast è omogeneo; molto applauditi Laura Verrecchia (Isoletta) e Serban Vasile (Il barone di Valdeburgo), oltre alla «Straniera» (ispirato alla terza moglie di Filippo Augusto, Agnese di Merania, con trasposizione a un secolo più tardi e inversione delle parti con Isemberga, cioè Ingeborg di Danimarca), la giovane georgiana Salome Jicia, molto apprezzabile nelle agilità (per soprano drammatico d’agilità è giustappunto stata pensata la parte); supera la non facile prova anche Dario Schmunck (Arturo). Qualche contestazione si è mescolata agli applausi per il regista Mateo Zoni, al suo debutto con l’opera, che ha puntato a un medioevo da serie TV con costumi in stile «Trono di spade». Ma, anche se non ha convinto, non ha intaccato il gradimento per quest’opera magnifica, nella quale emerge appieno il grande Bellini, nonostante l’ingiusto oblio fino al secondo Dopoguerra e il mancato reale ingresso nei repertori anche dopo la riscoperta.
Due sole le repliche, giovedì 16 maggio alle 20 e domenica 19 alle 15.30.
Teatro del Maggio Musicale Fiorentino (Piazzale Vittorio Gui)
Biglietti da da 35 a 120 euro, in vendita in biglietteria, nei punti Box Office e sul sito del Maggio