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Catiuscia Marini (PD) nella bufera: Zingaretti, ha compiuto un grave errore politico

Catiuscia Marini
Catiuscia Marini

ROMA – Un grave errore politico: così il segretario nazionale del Pd, Nicola Zingaretti, ha definito oggi quanto avvenuto ieri nella seduta del consiglio regionale dell’Umbria, che ha respinto le dimissioni della presidente
Catiuscia Marini grazie a 11 voti, compreso quello della stessa governatrice. Zingaretti – che si è detto deluso e arrabbiato – lo ha affermato a In 1/2 in più, su Raitre – e lo ha successivamente ribadito nel corso di un suo tour elettorale nel pomeriggio proprio in Umbria.
«Catiuscia – ha sostenuto il segretario del Pd – ha sbagliato ieri, ha commesso un grave errore politico. Sono un po’ deluso, oltre che arrabbiato. Io non ho chiesto a Catiuscia di dimettersi, le ho detto di valutare le scelte migliori, e lei si è dimessa. Il fatto che dopo un mese voti contro le sue dimissioni è un grave errore».
E ancora: «Il Pd che voglio è un partito dove se qualcuno si vende le domande dei concorsi siamo noi a cacciarlo prima che se ne accorgano i pm».
Intanto però, sempre oggi, il capogruppo del Partito democratico nell’Assemblea legislativa umbra, Gianfranco
Chiacchieroni, ha espresso «un giudizio particolarmente positivo» sull’esito del consiglio di ieri. «Andare ad uno
scioglimento anticipato dell”Assemblea regionale solo qualche mese prima della sua scadenza naturale, prevista per la primavera prossima – ha sottolineato – lo riteniamo un atto non giustificato e accettabile solo da chi intende, come la Lega e i 5stelle, speculare come degli avvoltoi su una vicenda giudiziaria analoga a quelle che li coinvolgono in molte altre regioni d’Italia». Le clientele nelle regioni rosse sono radicate e quasi impossibili da eliminare, vista la resistenza dell’establishment piddino umbro.
Mentre proprio Il M5s, intervenendo nella vicenda umbra, sottolinea oggi nel suo blog che« il Pd di Zingaretti è
completamente allo sbando». E sempre dopo il voto in consiglio, la Lega Umbria valuta il ricorso al Tar, in merito al voto favorevole della presidente al ritiro delle sue stesse dimissioni.
Marini resta quindi al momento in carica dopo essere stata coinvolta nell’inchiesta sui concorsi all’ospedale di Perugia che sarebbero stati pilotati da esponenti locali del Partito democratico e nella quale lei stessa è indagata.
In base allo Statuto umbro, ha ora 15 giorni per decidere se ritirare o confermare le dimissioni. Il suo stato di salute intanto migliora, dopo il malore legato allo stress che l”aveva colpita ieri sera nella sua casa di Todi. Ricoverata per accertamenti, ora sta meglio ed è stata dimessa, ma – in base a quanto stabilito dai medici – dovrà rimanere a riposo assoluto per almeno cinque giorni.

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