Migranti: grazie a diffide Onu e permessi della magistratura le navi Ong assediano la Sicilia
LAMPEDUSA – Nonostante le direttive salviniane, che vieterebbero il loro ingresso nelle acque territoriali italiane, le navi Ong, in particolare la mare Jonio e la Sea Watch3, continuano a fare il bello e il cattivo tempo, profittando degli interventi della magistratura italiana e delle Agenzie Onu, che insorgono, queste ultime, per la difesa dei diritti umani dei migranti, ma non si preoccupano della lotta all’immigrazione clandestina.
Dunque proprio in queste ore la nave Mare Jonio della Ong Mediterranea, con capi missione Luca Casarini e Beppe Caccia, resta sotto sequestro ma fa rotta verso Licata e ha lasciato, grazie a un permesso della Procura di Agrigento, il porto di Lampedusa. E’ dunque libera di scorrazzare ancora intorno alla Sicilia, nonostante il sequestro, e si sta dirigendo- secondo quanto riporta l’Adnkronos – verso Licata per poter effettuare cambio equipaggio e rifornimento.
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