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Pubblica amministrazione: occorre assumere 200.000 giovani per colmare buchi dell’organico e pensionamenti

Giulia Bongiorno

ROMA – Abbiamo riferito le intenzioni della ministra Bongiorno che vuole rimediare ai pensionamenti di almeno 250.000 pubblici dipendenti che lasceranno il servizio, problema che interessa non solo lo Stato, ma anche regioni e comuni, che avrebbero bisogno di un’iniezione di 100.00 dipendenti, e il Servizio sanitario nazionale, che oggi può contare su 647 mila persone, tra medici, infermieri e personale amministrativo, avrebbe bisogno di assumere almeno altri 84 mila dipendenti. Lo riferisce Andrea Bassi sul Messaggero, rilevando che anche i corpi di Polizia, 305 mila persone a garantire la sicurezza dei cittadini, sono sotto organico di 15 mila agenti.

Le Agenzie fiscali avrebbero bisogno di un rinforzo di 7 mila persone e i ministeri, che contano 150 mila dipendenti in organico, andrebbero rafforzati con altri 18 mila. Le cifre, distinte amministrazione per amministrazione, le ha fornite il Forum della Pubblica amministrazione, utilizzando i dati del Conto annuale del pubblico impiego pubblicato dalla Ragioneria generale dello Stato. Il buco complessivo negli organici è indicato in 252.982 dipendenti.

A questo dato si deve aggiungere l’emorragia di dipendenti che si verificherà nei prossimi tre anni, stimata in 400 mila persone. Tutti coloro cioè, che hanno maturato e che matureranno nel triennio, i requisiti per il pensionamento. Una parte di questi, si stima 90-100 mila l’anno, potranno anticipare l’uscita attraverso Quota 100.

I pensionamenti, secondo l’analisi del Forum della Pa, dovrebbero incidere proprio sui settori che sono più in sofferenza (dalle Regioni, per esempio, usciranno circa 51 mila persone e nel servizio sanitario altre 100 mila persone in tre o quattro anni). Lo sblocco totale del turn over, ossia la possibilità di assumere un nuovo dipendente per ognuno che andrà in pensione, servirà a fermare la formazione di nuovi buchi negli organici, ma non sarà sufficiente a riempire i vuoti che si sono formati durante il lunghissmo blocco delle assunzioni. Per colmare i buchi sarebbe necessario assumere oltre 200 mila giovani subito. Uno sforzo che costerebbe alle casse dello Stato, ha calcolato la Ragioneria, 9,7 miliardi di euro.


Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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