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Migranti: Vescovo Ventimiglia, bene accoglienza, ma aiutiamoli a casa loro, come diceva Benedetto XVI

VENTIMIGLIA (IM) – «Bene l”accoglienza, ma i migranti vanno aiutati anche a casa loro. Come affermava anche Benedetto XVI prima del diritto a emigrare c”è il diritto a non emigrare, cioè il dovere della comunità internazionale di rimuovere la cause che obbligano chi è disperato a partire”. Lo ha affermato oggi il vescovo della diocesi di Ventimiglia e Sanremo Antonio Suetta intervenendo sull”emergenza umanitaria, che da anni vive anche la frontiera italo francese di Ventimiglia, sposando le tesi del Papa emerito e criticando in pratica le porte aperte ea tutti, ma non in Vaticano, predicate ad ogni piè sospinto da Papa Francesco.

«Dire aiutiamoli anche a casa loro – aggiunge il vescovo – non deve, però, essere interpretato come uno di quegli
slogan che vogliono esprimere un”idea del respingimento. Si tratta invece di un lavoro serio, organizzato, attento, costante e sinergico per rimuovere le cause che spingono queste persone a lasciare la propria terra strappandone le radici. Un conto è chi scappa, perché c”è la guerra e questa è una situazione di ingiustizia. Un altro è chi sceglie
di spostarsi come atto di volontà. Nel primo caso, ci troviamo di fronte a un carattere di urgenza e pericolo mentre nel secondo siamo di fronte a una decisione libera. Serve un lavoro serio da parte della comunità internazionale, in modo che la guerra, lo sfruttamento, le ingiustizie sociali e la miseria di un Paese si possano superare».


Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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