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Siena: operazione antidroga, tre arresti e sei denunce. Sequestrati stupefacenti e denaro. Le piazze di spaccio

SIENA – Importante operazione antidroga della polizia, che ha fatto numerose perquisizioni fra Siena e Grosseto. Arrestati tre tunisini, sequestrati denaro, stupefacenti, e cellulari. Durante l’operazione, coordinata dalle Procure di Siena e da quella per i Minori, gli investigatori hanno trovato e sequestrato 4000 euro circa in contanti, 60 grammi di marijuana e 8 telefoni cellulari. Altre sei persone, nell’ambito della stessa attività d’indagine, sono state denunciate per favoreggiamento e detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio. I tunisini sono risultati, tra l’altro, clandestini e con precedenti per reati specifici. All’interno dell’abitazione, oltre agli arrestati, è stato identificato un loro connazionale di 30 anni, irregolare sul territorio nazionale, nei confronti del quale sono in corso le procedure di espulsione. L’indagine è stata avviata quando, durante un controllo della Polizia su strada, in prossimità di un’area boschiva alle porte della città, nella zona di Pian del Lago, sono state fermate delle persone trovate in possesso di cocaina ed eroina.

Seguendo i consumatori, gli investigatori sono riusciti a risalire ai tunisini, raccogliendo elementi che dimostrano che avevano avviato, da oltre un anno, una florida attività di spaccio in diverse zone della provincia di Siena. I tre avevano acquisito una notevole capacità di penetrazione in ambiti geografici anche distanti dal territorio di provenienza, tenuto anche conto che il gruppo si è da tempo stanziato nella provincia di Grosseto. Le piazze di spaccio nel senese erano nelle località di Celsa, Colonna Del Grillo e Grotti, tutte aree boschive difficilmente controllabili, che rendevano difficoltose anche le attività di indagine. Appostamenti, intercettazioni, fotografie e telecamere posizionate dalla Polizia Scientifica hanno consentito di svelare sempre maggiori elementi a loro carico. Le conversazioni telefoniche iniziavano sempre con «Ciao sono A…», messaggio convenzionale con cui uno degli arrestati comunicava il numero di lavoro ai propri clienti, circa 150, che da lui si rifornivano. Il giro di spaccio, protrattosi per circa un anno e mezzo, si attesta sulle 40/50 cessioni al giorno, ad una cifra di circa 80 euro l’una. Basti pensare che un cliente trovato in possesso di stupefacenti, ha raccontato alla polizia che la cocaina e l’eroina, l’aveva acquistata dagli stessi soggetti di origine araba per almeno 100 volte.

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