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Vicenza: nigeriano tenta di violentare autista del tram, bloccato da un pensionato, bambina di 10 anni chiama il 113

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VICENZA – Un episodio esemplare di come le risorse della Boldrini, immigrati che delinquono, siano ormai convinti di poter fare impunemente il proprio comodo, nonostante l’impegno delle Forze dell’ordine, vanificato dalle leggi buoniste e dall’interpretazione ancor più generosa della magistratura.

Ecco il fatto, un nigeriano irregolare ha tentato di violentare l’autista di un autobus, ma è stato messo in fuga dall’intervento di un pensionato: la polizia – chiamata da una bambina di 10 anni – ha rintracciato e arrestato l’aggressore, un nigeriano di 31 anni, Isaiah Ogboe, bloccato dagli agenti con lo spray urticante.

Si è poi scoperto che lo straniero aveva già aggredito alcuni giorni fa due agenti della Polfer, che l’avevano trovato su un treno senza biglietto. Ora dovrà rispondere di violenza sessuale aggravata,
lesioni, resistenza a pubblico ufficiale. La vittima, un’autista dipendente della Svt, stava per
ripartire alla guida del tram dopo una breve sosta, quando è stata aggredita dallo straniero, che ha tentato di violentarla mettendosi a cavalcioni su di lei e cercando di sfilarle i pantaloni. Le grida della donna sono state udite da un passante, un 72enne che, con coraggio, ha affrontato il nigeriano
facendolo fuggire, riuscendo anche a fotografarlo con lo smartphone. Una bambina di 10 anni poi ha preso il telefono della nonna, travolta dal nigeriano in fuga, e ha chiamato il 113.

Protestano i politici, ovviamente non orientati a sinistra. Il Presidente del Consiglio regionale veneto, Roberto Ciambetti, nel ringraziare i cittadini che sono intervenuti con coraggio per bloccare l’aggressore, ha affermato: «Occorre intervenire con rigore. Il tempo del buonismo è finito e i delinquenti devono iniziare a scontare pene severe senza alcuna agevolazione». Anche il sindaco di Vicenza, Francesco Rucco, si è associato: «auspico una condanna esemplare per una persona che ha dimostrato il più totale disprezzo verso il genere femminile prima ancora che verso la legge». Ma le buone intenzioni dei due politici debbono fare i conti con il buonismo di sinistra, Chiesa e magistratura, grazie al quale i migranti pagano seriamente pochissime volte.


Padoin0

Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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