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Roma: pensionati protestano contro il governo. Non escluso uno sciopero generale

ROMA – Pensionati in piazza San Giovanni a Roma, per la manifestazione nazionale indetta unitariamente dai sindacati Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil contro le politiche economiche del governo. Slogan dell”iniziativa “Dateci retta”.
Perché, sostengono, «il governo non ha fatto nulla per migliorare la condizione di vita di 16 milioni di persone anziane». E dicono basta ai «pensionati bancomat dei governi».
I pensionati si battono contro il nuovo taglio della rivalutazione degli assegni, per la riduzione del carico fiscale, per il rilancio del Servizio sanitario nazionale che sia davvero universale e per una legge sulla non autosufficienza. In particolare, secondo i sindacati, i continui tagli delle pensioni operati in poco meno di dieci anni, l’ultimo dei quali dal governo in carica, hanno portato ad
una perdita pro capite fino a 20 mila euro».

«Ancora una volta si è fatto cassa sulle pensioni, una cosa intollerabile: 3,5 miliardi scippati
alle pensioni in tre anni sulla base del nuovo meccanismo che ha tagliato la rivalutazione degli assegni». Lo dice la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan, da piazza San Giovanni, dove, secondo stime degli organizzatori, ci sarebbero 100.000 persone.

«Questo è un mese di mobilitazione: oggi qui con i pensionati, l”8 in piazza con i lavoratori pubblici, il 14 lo sciopero dei metalmeccanici, il 22 la grande manifestazione a Reggio Calabria sul Mezzogiorno. È chiaro che se il governo non ci ascolta e va avanti a fare una legge di bilancio che va in un’altra direzione, insieme a Cisl e Uil valuteremo tutte le iniziative necessarie, senza escludere
nulla». Lo dice il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, dalla piazza dei pensionati. Il governo deve decidere a giugno e non dopo se vuole il confronto con le parti sociali e in base a questo valuteremo, aggiunge.

«Sedici milioni di pensionati vorrebbero che il governo ci desse retta. I pensionati hanno bisogno della rivalutazione degli assegni, in questo modo si toglie ai poveri per dare ai poveri: è un Robin Hood geneticamente modificato». Così il segretario generale della UIl, Carmelo Barbagallo, dalla manifestazione nazionale dei pensionati in piazza San Giovanni a Roma. «Bisogna mettere in
piedi le commissioni strappate al governo precedente per la separazione tra assistenza e previdenza e la commissione tecnico-scientifica sui lavori usuranti e gravosi. Abbiamo presentato mesi fa una nostra proposta, a firma di Cgil, Cisl e Uil, ancora aspettiamo una risposta. Intanto la mobilitazione
prosegue. Speriamo che il governo ci ascolti», rimarca il numero uno della Uil.

In caso contrario non è escluso lo sciopero generale.


Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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