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Caos procure: si riunisce l’Associazione magistrati, per rattoppare i cocci

ROMA – Una nuova giunta da cui dovrebbe essere fuori Magistratura indipendente, e nella quale, oltre ad Area ea Unicost, potrebbe rientrare Autonomia&Indipendenza, la corrente di Piercamillo Davigo che si era sfilata dopo il primo anno di governo unitario. L’Associazione nazionale magistrati, travolta dalla bufera che ha investito anche il Csm per gli effetti dell’inchiesta di Perugia, è chiamata a voltare pagina. Il comitato direttivo centrale si riunirà oggi a partire dalle 10. Ad aprire la crisi, chiedendo la convocazione del ‘parlamentino’ con all’ordine del giorno il rinnovo della giunta erano state, in un documento unitario, proprio le tre correnti, Area, Unicost e A&I che, alla luce della decisione di Mi di non chiedere le dimissioni dei togati del Csm presenti agli incontri in cui Luca Palamara discuteva con Luca Lotti e Cosimo Ferri della nomina del procuratore di Roma, in contrapposizione con la posizione dell’Anm, ritenevano conclusa l’esperienza dell’attuale giunta.

Ancora le posizioni dei singoli gruppi non sono state definite e si discuteranno in riunioni che andranno avanti fino a tarda sera. Uno dei nodi da affrontare è quello della presidenza di Pasquale Grasso, che ha lasciato Magistratura indipendente in disaccordo con la decisione dalla corrente sui togati del Csm. Grasso,che ne aveva chiesto le dimissioni mentre Mi li invitava a rimanere, ha annunciato che non si presenterà dimissionario alla riunione, dove farà un intervento in apertura e poi ascolterà le posizioni dei vari gruppi. L’orientamento sarebbe quello comunque, a prescindere dalla permanenzao meno di Grasso alla presidenza, di ampliare la collegialità della guida dell’associazione, con una sorta di presidenza ‘rafforzata’ dagli altri ruoli di vertice, vicepresidente, segretario e vicesegretario. L’altra questione è la posizione di A&I, che come condizione per il suo rientro pone che sia una giunta che abbia al centro la questione del rilancio etico dell’Associazione.

Sarà difficile comunque restituire la credibilità alla categoria, irrimediabilmente compromessa dalle vicende e dal contenuto delle intercettazioni che, una voltaper tutte, hanno fatto emergere tutte le storture del nostro sistema giustizia, collegata alla politica, guarda caso, di sinistra.


Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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