Inps: la spesa pensionistica è destinata ad esplodere. Nel 2039 salirà a 297 miliardi. Le stime del sole 24Ore
ROMA – La spesa dell’Inps è destinata a esplodere. Il solo fondo pensioni lavoratori dipendenti (il 45% dell’intera spesa pensionistica) quest’anno paga 8,6 milioni di pensioni al valore medio di 14.700 euro lordi l’anno, per un totale diquasi 143 miliardi; nel 2039, le pensioni in pagamento stimate nei bilanci prospettivi dell’Istituto salirebbero a 9,3 milioni, con assegni medi da 27 mila euro e una spesa di 297 miliardi.
L’allarme viene lanciato da ‘Il Sole 24 Ore’ in un’elaborazione che si basa su delle proiezioni che non sono pubbliche ma che il quotidiano economico ha potuto vedere. Tali proiezioni non contengono gli effetti di ‘quota 100’ e delle altre forme di anticipo allargato; misure che entreranno nei calcoli che verranno aggiornati l’anno prossimo. Ma fotografano quello che staper accadere: il ritiro dal mercato del lavoro delle folte coorti dei baby boomers. Un boomerang calcolato da tempo, che spingerà la spesa per le prossime due decadi e i cui effetti sono stati in parte attenuati dalle riforme adottate tra il 1992 e il 2011. La spesa pensionistica, da qui al 2040, scalerà una gobba che, a seconda delle stime, potrebbe variare tra il 16 e il 20% del Pil. E tra vent’anni la transizione demografica ci dice che ci saranno 18,8 milioni di cittadini con 65 anni o più, secondo la proiezione centrale Istat, 5 milioni in più di oggi. Mentre la popolazione in età da lavoro (15-64 anni) si sarà ridotta a sua volta di 5 milioni (a 33,7 milioni).
Vincesko
LA SOLITA BUFALA SULLA SPESA PENSIONISTICA
La domanda fondamentale è: sono importi lordi o netti imposte?
Dalle cifre deduco che sono importi lordi.
Quindi, se è così, si tratta della solita BUFALA sulla spesa pensionistica italiana.
D’altra parte, esistono già le previsioni al 2060 della spesa pensionistica elaborate sia dalla Ragioneria Generale dello Stato (RGS) che dalla Commissione Europea, che contemplano questa “gobba” ma che attestano che, AL NETTO DELLE VOCI SPURIE (imposte, TFR e assistenza), il rapporto spesa pensionistica/Pil nel 2060 si attesta poco sotto il 10%.