Conte ha inviato la lettera di risposta alla Ue e agli altri Stati membri
ROMA – E’ stata inviata, a quanto si apprende da fonti di Palazzo Chigi, la lettera del premier Giuseppe Conte indirizzata agli altri 27 Paesi membri Ue, al presidente della commissione Ue Jean Claude Juncker e al presidente del Consiglio Ue Donald Tusk.
Giuseppe Conte, in asse con Giovanni Tria, imprime – dunque – un’accelerazione, alla vigilia del Consiglio europeo in cui avvierà i suoi colloqui. E in Consiglio dei ministri porta una bozza della legge di assestamento di bilancio che sarà varata il 26 giugno. La sola volontà di rispettare i parametri Ue a Bruxelles non basta: perciò il premier fa deliberare al Cdm – a testimoniare l’impegno di tutto il governo – il taglio dei 2 miliardi già “congelati” in manovra, cui potrebbero aggiungersi altri accantonamenti. La giornata trascorre tra riunioni, contatti, vertici. Ma non scioglie le tensioni e non accorcia le distanze nel governo.
Ma non scioglie le tensioni e non accorcia le distanze nel governo. Di primo mattino Conte e Tria si chiudono per meno di un’ora in una stanza con Luigi Di Maio e Matteo Salvini (fuori dalla porta ci sono tecnici del Mef e viceministri) e gli prospettano il rischio imminente e concreto della procedura. Ne esce una road map di massima per la trattativa. Resterà ancora a lungo in stand-by la nomina del ministro agli Affari europei, casella rimasta vuota dopo la scelta di Paola Savona alla Consob. Le deleghe resteranno in capo al premier, che è deciso a tenerle saldamente finché non verrà chiusa la ‘pratica’ della procedura d’infrazione che la Ue minaccia sui nostri conti pubblici. Quella del premier, viene spiegato, è una decisione assunta proprio per preservare il dialogo con l’Ue in una fase così delicata della trattativa con le istituzioni europee.