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Migranti, si muove anche la procura di Agrigento. Fermati nove presunti trafficanti. Il trucco della nave-madre

Procura Agrigento

La Procura di Agrigento, guidata da Luigi Patronaggio, si muove, oltre che per vanificare i provvedimenti di Salvini, anche per contrastare l’immigrazione clandestina e ha sottoposto a fermo nove presunti trafficanti di esseri umani, che sono finiti in manette in due distinte operazioni di contrasto alla immigrazione clandestina. Nella prima delle due operazioni condotta dalla Squadra mobile di Agrigento sono stati fermati due tunisini responsabili dell’ingresso in Italia di 43 immigrati. Nella seconda operazione condotta dalla Gdf sono stati sottoposti a fermo sette e sedicenti libici ed egiziani. Con un peschereccio hanno rimorchiato al limite delle acque territoriali italiane un barchino con 81 migranti, «abbandonandoli – dice Patronaggio -in precarie condizioni di sicurezza e fuggendo versola Libia». Intercettata la nave ‘madre’ mentre cercava di fuggire verso la Libia. Le operazioni sono state cordonate dal procuratore aggiunto Salvatore Vella e dalla pm Cecilia Baravelli. In queste ore vengono identificati e interrogati i migranti.

La cattura della ‘nave madre’ era avvenuta nella notte dopo che nel pomeriggio di ieri un aereo operante nel progetto Mas dell’Agenzia Frontex aveva documentato, a circa 60 miglia a sud dell’isola di Lampedusa, il trasbordo di un considerevole numero di migranti da un motopesca su di una imbarcazione più piccola, alla quale era affiancato. Dopo il trasbordo, le due imbarcazioni si sono allontanate con rotte opposte, dirigendo, la prima verso le coste libiche e la seconda carica di migranti verso le coste italiane. Dall’alto le due imbarcazioni non sono mai state perse di vista fino all’intervento dei mezzi della Guardia di Finanza della Capitaneria diPorto.

L’azione è scattata nella notte, una volta che il barchino è entrato in acque italiane. Il team del pattugliatore Veloce PV 4 Avallone salendo a bordo del motopesca blu di 15 metri, con bandiera libica, ha trovato 7 persone, sei egiziani e un tunisino, e ne ha assunto il controllo. Sono tutti in stato di fermo con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Contemporaneamente, le vedette di Gdf e Guardia costiera hanno fermatol’altra imbarcazione, distante solo 4 miglia dal Porto di Lampedusa, con 81 migranti a bordo (75 uomini, 3 donne e 3 minori). Giunti in porto, i migranti sono stati trasferiti all’hot spot di Lampedusa. Il peschereccio libico sequestrato arriverà domani mattina alle 6 a Licata.

Vedremo se attività d’ispezione e d’inchiesta analoghe saranno poste in atto anche nei confronti delle navi Ogn, in particolare Sea Watch, accusate da Salvini di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, ma da questo orecchio la procura agrigentina sembra un po’ sorda, ha iniziato qualche inchiesta scagionando subito i volontari. Solo il capitano della nave è ancora sotto inchiesta.


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Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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