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Nomine ue: quattro in corsa per la Presidenza del parlamento europeo, anche Sassoli (Pd)

STRASBURGO – Il Parlamento Europeo, che si è insediato ieri, elegge il suo presidente, il successore di Antonio Tajani per i prossimi due anni e mezzo. I candidati sono due donne, la spagnola Sira Rego della sinistra Gue/Ngl
e la verde tedesca Ska Keller, e due uomini, David Sassoli del Pd per i Socialisti e il ceco Jan Zahradil per i Conservatori e Riformisti, già Spitzenkandidat dell’Ecr. Il Ppe, primo partito dell’Emiciclo, non corre, perché nel ‘pacchetto’ delle nomine Ue varato ieri dal Consiglio Europeo la presidenza dell’Aula spetta, per la prima metà
della legislatura, ai Socialisti, che poi dovrebbero passare la mano ai Popolari. I candidati si rivolgono all’Aula prima dell’elezione, per un massimo di cinque minuti ciascuno. L’elezione avviene a scrutinio segreto; per essere eletto, un candidato deve ottenere la maggioranza assoluta dei voti validi espressi, cioè il 50% più uno; le schede bianche o nulle non vengono conteggiate per il calcolo della maggioranza richiesta. Se nessun candidato viene eletto al primo
turno, ci sono altri due turni, con le stesse regole. Se non si arriva all’elezione neanche al terzo turno, allora i due candidati più votati al terzo scrutinio passano al quarto, dove vince chi ottiene il maggior numero di voti. Il presidente neoeletto, a questo punto, assume la presidenza e può pronunciare un discorso, prima di presiedere all’elezione di vicepresidenti e questori: i primi dovrebbero essere eletti oggi, i secondi domani.


Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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