Sentenza Carola: la reazione furiosa dell’Anm contro Salvini
ROMA – Dopo la difesa a spada tratta della giudice d’Agrigento (antiSalvini e pro Ong), della Carola e delle Ong subito attuata dalle truppe cammellate della sinistra (in prima fila ovviamente Gad Lerner e i giornali omologati) scatta anche la reazione dell’Associazione nazionale magistrati. Che, omettendo di sottolineare qualche discrasia che esisteva fra le opinioni e le interpretazioni di procura e gip di Agrigento, attacca sempre e solo Salvini, colpevole di oltraggiare la magistratura che contrasta i suoi voleri e l’accusa di azione politica (il che in verità sembrerebbe evidente). Dunque ecco le frasi roboanti dell’Associazione, già nella bufera per il caso procure: «L’Associazione Nazionale Magistrati registra ancora una volta, commenti sprezzanti verso una decisione giudiziaria, disancorati da qualsiasi riferimento ai suoi contenuti tecnico-giuridici, che rischiano di alimentare un clima di odio e di avversione, come dimostrato dai numerosi post contenenti insulti e minacce nei confronti del Gip di Agrigento pubblicati nelle ultime ore». In una nota, la Giunta esecutiva centrale dell’Anm sottolinea che «quando un provvedimento risulta
sgradito al ministro dell’Interno, scatta immediatamente l’accusa al magistrato di fare politica. Appare poi estremamente grave la prospettazione di una riforma della giustizia finalizzata a selezionare i magistrati in modo che assumano esclusivamente decisioni gradite alla maggioranza politica del momento». Una riforma di tal genere sarebbe sicuramente molto grave, ma agli occhi di molti risulta anche molto grave che un gruppo di giudici, dalle Alpi alle Piramidi, disapplichi, per concezioni proprie, leggi approvate da una maggioranza eletta dai cittadini e firmate dal Capo dello Stato. Ma intanto, con questa polemica, l’Anm distrae l’opinione pubblica dai gravi fatti che hanno interessato la categoria.
