Scomparsa di Roberta Ragusa: Logli in cacere a Livorno. Ripete: «Sono innocente»
LIVORNO – «Tutto sommato è tranquillo anche se continua a ripetere di essere innocente», Antonio Logli dopo la sua prima notte trascorsa in cella alla casa circondariale Le Sughere di Livorno. E’ quanto si apprende da fonti carcerarie. L’uomo è stato arrestato dopo la conferma, in Cassazione, della condanna a vent’anni di reclusione per l’omicidio della moglie Roberta Ragusa. Logli ha incontrato gli educatori e si trova detenuto in una cella singola. Il marito dell’imprenditrice pisana svanita nel nulla la notte tra il 13 e il 14 gennaio 2012 ha avuto un breve colloquio con il garante dei detenuti di Livorno, Giovanni De Peppo: «Ho parlato con lui ieri sera senza entrare nel merito della sua vicenda giudiziaria e gli ho illustrato la funzione del garante. Lui ha ascoltato e mi ha ringraziato. In questa priva fase ovviamente è tenuto sotto costante osservazione, trattandosi di una persona che non conosce questo contesto e che quindi potrebbe essere come è naturale traumatizzato da quanto sta passando».