Toscana: Patto per lo sviluppo, commento di Nico Gronchi, Presidente regionale Confesercenti
FIRENZE – E’ stato firmato venerdì 12 luglio il Patto per lo Sviluppo tra Regione Toscana e categorie economiche e sindacali. Il Patto si pone l’obiettivo di programmare il futuro della Toscana e si articola su 5 assi principali: investimenti pubblici, investimenti privati, formazione, marchio Toscana e accesso al credito.
“Nel patto è stata sancita una fortissima accelerazione sul tema dell’accesso al credito; sono previsti strumenti per un ammontare di 60 milioni di euro che produrranno finanziamenti a costo ridotto e garanzie agevolate per almeno 250 milioni a beneficio delle imprese toscane – commenta Nico Gronchi Presidente Confesercenti Toscana – ed inoltre con la firma del Patto per lo sviluppo si delinea un importante passo in avanti per la crescita della nostra Regione e per far tornare le imprese ad investire con un effetto che amplifica l’importante lavoro che già oggi i Confidi toscani svolgono nei confronti delle imprese”.
Con il Patto per lo sviluppo, la Regione si impegna, inoltre, a portare avanti strategie di sviluppo urbano sostenibile che non comportino nuovo consumo di suolo, bensì interventi di rigenerazione urbana orientati a migliorare la qualità della vita nelle aree urbane e a potenziare i servizi.
Un supporto importante dovrà, inoltre, essere dato agli investimenti in innovazione, per potenziare il tessuto economico che opera nel territorio regionale, rafforzando inoltre la competitività della regione sui mercati internazionali, attraverso un uso più accorto e consapevole delle risorse a disposizione.
Tra gli obiettivi del Patto per lo Sviluppo vi è, anche, il sostegno ed il rilancio ad una buona occupazione; attraverso l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro. Il rilancio dell’occupazione passa necessariamente attraverso percorsi di potenziamento del “sistema formazione” regionale.
“Come Confesercenti siamo soddisfatti del percorso e dei contenuti del Patto – conclude Gronchi – che riteniamo strategico per la tenuta del tessuto economico e sociale della nostra Regione e in particolare del fatto che si sia dato ampio spazio all’importante tema delle infrastrutture, che rappresentano un ‘passaggio’ fondamentale e imprescindibile per lo sviluppo delle nostre imprese, soprattutto del settore turistico.”