Milano, Rubli alla lega: Procura potrebbe sentire a breve Savoini e avvocato Miranda
MILANO – Potrebbe essere ascoltato a breve Gianluca Savoini, il presidente dell’associazione Lombardia-Russia finito al centro dell’inchiesta per corruzione internazionale della procura di Milano su una presunta compravendita di petrolio (mai avvenuta) che avrebbe dovuto far arrivare alla Lega 65 milioni di dollari per la campagna elettorale delle Europee, trattativa che l’ex portavoce di Matteo Salvini ha negato con decisione, bollandola come “blablabla”.
L’inchiesta, aperta già a febbraio scorso, ha subito un’accelerazione negli ultimi giorni in seguito alla pubblicazione da parte della testata americana BuzzFeed News di un audio relativo a una riunione avvenuta lo scorso 18 ottobre nella hall dell’iconico hotel Metropol di Mosca a cui avrebbero partecipato lo stesso Savoini, l’avvocato Gianluca Meranda, un terzo italiano di origini toscane chiamato Francesco e tre russi.
I pm milanesi Gaetano Ruta e Sergio Spadaro, coordinati dal procuratore aggiunto Fabio De Pasquale, con ogni probabilità ascolteranno a breve anche Meranda, l’avvocato dello studio legale internazionale ‘Sqlaw’, che, con una lettera a Repubblica, ha svelato la sua presenza al vertice, ammettendo di essere proprio lui quel Luca menzionato nell’audio. Nella lettera l’avvocato d’affari di origini calabresi spiega di aver partecipato all’incontro “in qualità di
General Counsel di una banca d’affari anglo-tedesca debitamente autorizzata al c.d. commodity trading ed interessata all’acquisto di prodotti petroliferi di origine russa” e si è detto “pronto a rispondere ai giudici sull’incontro”.
Il Fatto Quotidiano annuncia che nella lista delle persone da ascoltare non è escluso possa esserci pure Claudio D’Amico. Si tratta del “consigliere per le attività strategiche di rilievo internazionale del vicepresidente Salvini, – ha spiegato oggi in una nota Palazzo Chigi dopo una serie di verifiche – il quale, tramite l’Ufficio di vicepresidenza” avrebbe “sollecitato” l’invito di Savoini al Forum Italia-Russia, “in virtù” del suo ruolo di Presidente dell’Associazione Lombardia-Russia e ha chiesto ai funzionari del premier di inoltrarlo agli organizzatori del Forum” organizzato il giorno precedente la trattativa.
