Decreto sicurezza bis: inasprite le sanzioni contro le navi Ong, misure a favore delle Forze dell’ordine
ROMA – Fino a 1 milione di euro di multa al comandante della nave che violi il divieto di ingresso, transito o sosta in acque territoriali italiane. E arresto obbligatorio in flagranza qualora il comandante commetta il delitto di resistenza o violenza contro una nave da guerra, previsto dall’art. 1100 del Codice della navigazione.
La vicenda della nave Sea Watch 3 e della capitana Carola Rackete (finita sotto processo per aver deciso di attraccare a Lampedusa nonostante il divieto imposto dalle autorità italiane) sembra aver ispirato il giro di vite contenuto negli emendamenti al decreto sicurezza bis (dl n.53/2019) approvati dalle commissioni affari costituzionali e giustizia della camera. Oltre alla previsione esplicita dell’arresto in flagranza (nell’articolo 380, comma 2 del codice di procedura penale viene introdotta una fattispecie ad hoc) a carico del comandante della nave, il vero colpo alle Organizzazioni non governative che svolgono attività di ricerca e salvataggio di migranti nel Mediterraneo è rappresentato dal giro di vite sulle sanzioni pecuniarie.
Nel testo originario del decreto legge le multe andavano da un minimo di 10 mila euro a un massimo di 50 mila euro e potevano essere comminate, oltre che nei confronti del comandante della nave, anche nei confronti dell’armatore e del proprietario, ove possibile. Gli emendamenti approvati dalle commissioni della camera (che hanno chiuso i lavori conferendo ai due relatori leghisti Simona Bordonali e Roberto Turri il mandato a riferire in aula) ampliano il ventaglio delle sanzioni amministrative a carico del comandante, portandole da un minimo di 150 mila euro a un massimo di un milione di euro.
Con un’altra sostanziale novità: la responsabilità solidale dell’armatore della nave che dunque potrà essere chiamato a rispondere della multa per l’intero. Si prevede inoltre che la confisca delle navi scatti subito, anche in caso di prima violazione del divieto di ingresso e non, come previsto inizialmente, in caso di reiterazione della condotta. Le navi sequestrate potranno essere affidate dal prefetto in custodia agli organi di polizia, alle capitanerie di porto, alla marina militare o ad altre amministrazioni che ne facciano richiesta per l’impiego in attività istituzionali. Quando la confisca diventerà definitiva (in quanto il provvedimento che la dispone non può più essere impugnato) la nave sequestrata sarà acquisita al patrimonio dello Stato.
Manifestazioni in luogo pubblico Ma gli emendamenti approvati da Montecitorio non si limitano al solo inasprimento delle norme di contrasto all’immigrazione clandestina. Vengono rimodulate le sanzioni penali a carico di chi nel corso di manifestazioni in luogo pubblico o aperto al pubblico, lanci o utilizzi illegittimamente razzi, bengala, fuochi artificiali, petardi, strumenti per l’emissione di fumo o di gas visibile (o in grado di nebulizzare gas contenenti principi attivi urticanti), ovvero bastoni, mazze, oggetti contundenti o, comunque, atti a offendere. Se la condotta è volta a creare un concreto pericolo per l’incolumità delle persone la pena della reclusione andrà da un minimo di un anno a un massimo di quattro anni. Viceversa, (ed è una novità contenuta negli emendamenti della Camera) quando il fatto è volto a creare un concreto pericolo per l’integrità delle cose, la pena sarà più lieve: da sei mesi a due anni di reclusione.
Vestiario, buoni pasto per le forze di Polizia e straordinario Vigili del fuoco. Le modifiche approvate in commissione stanziano inoltre due milioni di euro per il 2019 e 4,5 milioni l’anno dal 2020 al 2026 per il miglioramento e il ricambio del vestiario della Polizia di stato. Viene inoltre estesa a tutto il personale del comparto sicurezza e difesa la possibilità di fruire di buoni pasto (del valore nominale di 7 euro cadauno) in occasione di servizi di ordine pubblico svolti fuori sede in località prive del servizio mensa o di esercizi privati di ristorazione convenzionati. Infine, viene incrementato il monte ore di straordinario per il personale operativo dei Vigili del fuoco, che per il 2019 è aumentato di 259.890 ore l’anno, mentre saranno 340 mila a decorrere dal 2020.