![](/wp-content/themes/yootheme/cache/90/treno-902cbfc5.jpeg)
Firenze: sicurezza delle ferrovie, riunione in prefettura con il gruppo Fs italiane
FIRENZE – Si è tenuto questa mattina in Prefettura un vertice straordinario per affrontare la situazione della sicurezza dell’infrastruttura ferroviaria del distretto fiorentino, a seguito degli eventi avvenuti a Rovezzano nelle prime ore di lunedì 22 scorso e valutare le iniziative da adottare per garantire l’invulnerabilità del sistema in un nodo che presenta una molteplicità di punti sensibili, fondamentali per l’efficienza dell’intera rete nazionale.
All’incontro, presieduto dal Prefetto di Firenze Laura Lega, oltre ai vertici delle Forze di Polizia e alla Polfer, ha partecipato il Direttore Centrale per la Protezione Aziendale del Gruppo FS Italiane Franco Fiumara.
Il Gruppo FS Italiane ha presentato un piano di investimenti già avviato, e in fase di attuazione, volto a realizzare interventi che consentiranno di accrescere le modalità di monitoraggio della rete ferroviaria: verranno implementati i sistemi di videosorveglianza, introdotti sensori geo-referenziati per segnalare il sollevamento dei pozzetti dell’infrastruttura, dotate specifiche aree di badge di ingresso e realizzati sistemi antiscavalco dei binari.
Tenuto conto che il sistema ferroviario è un sistema “aperto” e quindi particolarmente soggetto a eventuali interferenze esterne, il Comitato ha deciso di avviare anche una serie di progetti congiunti per ulteriori modalità di controllo delle infrastrutture. In particolare, nel corso delle prossimesettimane sarà valutata la possibilità di attuare forme di sicurezza partecipata, anche mediante partenariati pubblico-privato.
“Un importante momento di condivisione per la messa in sicurezza delle aree ferroviarie – ha detto il Prefetto Lega – che ha consentito di dare l’avvio a un percorso che porterà all’adozione di ulteriori significative iniziative, anche con carattere sperimentale, per rendere meno vulnerabile la rete
PIERLUIGI
Da diversi anni ad oggi le campagne toscane dovrebbero essere invase da buoi, chianini o maremmani è lo stesso, in quanto le stalle si chiudono quando i pii animali sono scappati.
Sarà possibile, con i tempi che corrono, lasciare delle centraline così importanti alla mercè di tutti?
Inoltre ci dovrebbe essere la possibilità tecnologica di trasmettere i dati via antenna, ma questo è un altro discorso.
E’ quasi inutile fare riunioni dei comitati per la sicurezza, dopo che si verificano gravissimi fatti.