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Renzi tace al Senato, ma su Facebook attacca Salvini e il Pd

Matteo Renzi

ROMA – Renzi, per beghe interne al pd, non è intervenuto in aula mentre parlava Conte al senato, ma fa comunque sentire la sua voce di contestazione contro Salvini e il Pd. «Salvini non quereli giornalisti e opinionisti. Deve querelare l’uomo che ha portato a Mosca», ha detto il senatore del Pd nel corso di una diretta Facebook sul Russiagate.
«Il Paese e’ fermo, isolato sul piano internazionale, il governo litiga in continuazione – ha aggiunto -. Con questa situazione il Pd non deve fare polemica al suo interno, per questo non sono intervenuto oggi in Senato, ho preferito fare un passo indietro, anche se c’e’ ancora qualcuno che attacca il Matteo sbagliato. La mozione di sfiducia andava presentata prima, forse la presentiamo ora, meglio tardi che mai, ma quella di oggi e’ un’occasione persa. Sorprende che nel Pd ci si dimentichi che il Matteo da attaccare è quello dei 49 milioni, dei 26 anni di strappati agli italiani, di Savoini..».

«Un’occasione mancata, ha aggiunto, perché se il Pd lo avesse fatto oggi ne avremmo viste delle belle. Avremmo costretto Salvini a stare in aula, anziché in ufficio a fare le dirette Facebook. Se lo avessimo fatto, i 5Stelle sarebbero stati costretti a scegliere se continuare a sostenere il governo – cosa che credo avrebbero fatto, perché sono attaccati alle poltrone – e sarebbero stati costretti a dire ‘Salvini ha ragione’ o, invece, mandarlo a casa. Si scelto di non fare la mozione di sfiducia, peccato. Forse la faremo ora, meglio tardi che mai ma abbiamo perso un’occasione».


Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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