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Architetti: morto Cetica, fautore della casa bio-intelligente

Rettorato dell'Università degli Studi di Firenze
Rettorato dell’Università degli Studi di Firenze

FIRENZE – E’ morto a 88 anni, l’architetto Pier Angiolo Cetica, precursore dei temi della sostenibilità ambientale in architettura, fautore della casa bio-intelligente. L’annuncio della scomparsa è stato dato dall’Università di Firenze, dov’è stato professore ordinario di tecnologia dell’architettura e poi di progettazione ambientale presso la Facoltà di Architettura. Come teorico della bioarchitettura totale, è stato autore di vari libri, tra i quali La casa bio-intelligente (Angelo Pontecorboli Editore), L’edilizia di terza generazione (Franco Angeli Editore) e La scelta di progettare (Angelo Pontecorboli Editore), La città e l’architettura dell’homo sapiens 2.0 (Angelo Pontecorboli Editore).

Oltre che delle regole e delle procedure per progettare e costruire case ecologiche, sia come gestire il microclima nelle abitazioni con il minimo consumo di energie non rinnovabili e il massimo rispetto dell’ambiente, Cetica si è occupato in particolare di migliorare la fruibilità degli spazi della casa. Nato nel 1931 a Foiano della Chiana (Arezzo), figlio dell’architetto e urbanista Aurelio Cetica – autore dei piani regolari Arezzo (1929), Faenza (1930) e Perugia (1932) – Pier Angiolo si era laureato in ingegneria civile edile all’Università Bologna con l’architetto Giovanni Michelucci. Negli anni ’60 fu protagonista insieme con l’architetto Pierluigi Spadolini degli sviluppi dell’area tecnologica e del design dell’Ateneo fiorentino e negli anni ’70 contribuì all’affermazione della Scuola fiorentina che vide la fondazione dell’Istituto di Progettazione per l’Industria e le Tecnologie Speciali, poi confluito nell’Istituto di ricerca architettonica come Unità funzionale di Processi e metodi dell’edilizia industrializzata.

Cetica è stato preside della Facoltà di Architettura e direttore del Dipartimento di Processi e metodi della produzione edilizia dell’Università di Firenze e in questi ruoli ha promosso, tra le principali sedi universitarie italiane, l’istituzione del Centro interuniversitario di ricerca Abita (Architettura Bioecologica e Innovazione Tecnologica per l’Ambiente), di cui è diventato il primo direttore. Attento osservatore e studioso delle tendenze dell’architettura e dei fenomeni di sviluppo della città, Cetica è stato presidente del Centro Internazionale di Studi sul Disegno Urbano e ha mantenuto sempre vivo il suo interesse culturale e scientifico, continuando a scrivere numerosi saggi e a promuovere iniziative sul progetto di architettura
e della città. Cetica ha affrontato il tema di una maggiore fruibilità della casa, in genere poco sviluppato, forse perchè si pensa sia affrontabile in
termini di ‘arredamento’, e forse anche perchè non sembra coinvolgere problemi energetici e quindi viene considerato poco significativo e meno gratificante degli altri. «Invece è un tema che non appartiene all’ambito dell’arredamento, ed è determinante per garantire la massima attivazione delle potenzialità di una casa per poterci vivere il meglio possibile», spiegava Cetica, per il quale ogni «appartamento può essere sistemato in modo intelligente affinchè accolga la nostra vita, in modo, cioè, che la nostra sia una casa bio-intelligente».



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