
Migranti e Ue: Avramopoulos e Mogherini invocano soluzioni per evitare morti
BRUXELLES – Due illustri esponenti della fallimentare Commissione Juncker, il Commissario Avramopoulos e l’Alta (si fa per dire) rappresentante Mogherini, lì destinata da Renzi, si commuovono fino alle lacrime per le morti nel Mediterraneo e invocano interventi, ai quali dovrebbe provvedere proprio l’Unione Europea. «Servono con urgenza soluzioni prevedibili e sostenibili per la ricerca e soccorso nel Mediterraneo», ricordano l’Alto Rappresentante dell’Ue Federica Mogherini, e i commissari Dimitris Avramopoulos (Migrazioni) e Johannes Hahn (Vicinato e Allargamento), dopo il naufragio avvenuto ieri al largo delle coste libiche, dove si teme siano morte oltre cento persone.
«Siamo profondamente rattristati – continuano – dalla tragica notizia del naufragio al largo della costa di al Khoms, dove oltre 100 persone potrebbero avere perso la vita. E’ una cosa che ci ricorda in modo terribile i rischi che vengono tuttora affrontati da coloro che compiono questi pericolosi viaggi verso l’Europa. Il nostro scopo è sempre stato impedire che vengano perse vite in mare e continueremo a lavorare per impedire che questi viaggi pericolosi abbiano luogo. La nostra delegazione – aggiungono i commissari Ue – è in contatto con le autorità libiche, con le agenzie dell’Onu con le Ong per far sì che coloro che vengono salvati e sbarcati ricevano protezione e assistenza diretta. E essenziale che venga assicurata un’adeguata capacità di ricerca e soccorso, che vengano fornite alternative sicure e degne al pericoloso attraversamento del mare, sotto forma di reinsediamenti e ritorni volontari al di fuori della Libia. Tutte queste cose – proseguono i commissari Ue – sono essenziali per prevenire ulteriori perdite di vite umane e devono essere accelerate. L’Ue continuerà a lavorare con l’Oim e l’Unhcr in Libia, sostenendo il lavoro dei secondi per reinsediare i rifugiati più vulnerabili fuori dalla Libia: finora ne sono stati evacuati circa 4.400. Si lavora
anche sui rimpatri volontari assistiti con Oim e Unione Africana: finora ne sono stati effettuati 45mila».
Belle parole, senza alcuna efficacia èpratica, ma intanto la Commissione Ue resta completamente assente sul tema immigrazione e non interviene per la redistribuzione dei 141 migranti recuoerati da un peschereccio e trasbordati su una nave della Capitaneria di portoi italiana. Salvini a questo proposito è irremovibile: «Non daro’ nessun permesso allo sbarco finche’ dall’Europa non arrivera’ l’impegno concreto ad accogliere tutti gli immigrati a bordo della nave. Vediamo se alle parole seguiranno dei fatti. Io non mollo». Salvo poi incappare nelle grinfie dei pm e dei gip sicilianio romani.
