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Carabiniere ucciso, la moglie: «Voleva diventare padre. Quelli meritano l’ergastolo»

ROMA – La camera ardente del vice brigadiere Mario Cerciello Rega, sarà esposta domani, domenica 27 luglio, dalle 16 alle 20.30 nella cappella di piazza Monte di Pietà, a pochi passi dalla caserma dei carabinieri di piazza Farnese dove da anni il militare prestava servizio. I funerali saranno celebrati lunedì 29 luglio alle 12 a Somma Vesuviana, nella chiesa di Santa Croce in via Santa Maria del Pozzo 114, la stessa dove un mese e mezzo fa il carabiniere si era sposato.

Intervistata da Il Mattino, la moglie del brigadiere, Rosa Maria Ersilio, 33 anni, al colmo del dolore, ha detto: «Voleva diventare padre, invece non ha avuto il tempo di fare niente. I responsabili meritano l’ergastolo. La vita è ingiusta. Cosa mi aspetta? Non lo so, vorrei solo che tornasse a casa. Conoscevo i pericoli che correva, gli dicevo ‘ti prego, devi tornare sempre a casa’. E lui me lo aveva promesso». Il sindaco di Somma Vesuviana, Salvatore Di Sarno, ha detto: «Spero marciscano in galera per sempre e chiedo alle autorità giudiziarie di essere quanto più intransigenti possibile con questi individui che hanno ucciso un giovane d’oro».

APPELLO – «Un minuto per commemorare e salutare Mario Cerciello Rega. L’Italia intera si fermi alle 12 di lunedì», stesso orario dei funerali a Somma Vesuviana del vice brigadiere ucciso: è la proposta del senatore Antonio Saccone (Udc/Forza Italia), che sull’onda del gesto compiuto ieri dalle volanti della Polizia sfilate a sirene spiegate di fronte al Comando generale dell’Arma, invita i cittadini a compiere un gesto analogo lunedì, in occasione delle esequie: «Si fermino, ovunque si trovino, e suonino i clacson in onore di un autentico uomo in divisa».

MUGNAI – Stefano Mugnai, vicepresidente dei deputati di Forza Italia, attraverso un comunicato, ha dichiarato: «Se davvero si vuol fare qualcosa a sostegno delle forze dell’ordine, qualcosa di concreto, al di là delle sterili dichiarazioni fini a sè stesse, si ragioni e si pensi fin da subito a un aumento della retribuzione dei nostri uomini che ogni giorno rischiano e, come accaduto al vicebrigadiere Circiello Rega, perdono la vita mentre svolgono il loro lavoro. Si pensi a dotarli di mezzi adeguati e moderni e ad assumere nuove unità. Siamo sinceramente stufi delle lacrime di coccodrillo di chi è al governo che dopo un anno non ha fatto altro che aumentare i comizi via Facebook e l’insicurezza per gli italiani. Si passi dalle parole ai fatti e si mostri veramente la vicinanza dello Stato all’Arma e a tutti gli uomini che ci proteggono con atti concreti. Per Forza Italia questa è la vera priorita».


Gilda Giusti

Redazione Firenze Post

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