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Assassinio Carabiniere: amici dei due americani non li descrivono come bravi ragazzi


ANSA/ANGELO CARCONI

ROMA – Le parole di due vicini di casa degli americani fermati dovrebbero far riflettere tutti coloro che, a cominciare dai politici di sinistra, stanno cercando di spostare l’attenzione dell’opinione pubblica sulla foto del ragazzo bendato nella caserma dei carabinieri distogliendola dall’uccisione del vicebrigadiere.

«Un piantagrane, altro che bravo ragazzo». Così due vicini di casa di Finnegan Lee Elder smentiscono il profilo delineato da un’amica di famiglia del 18enne arrestato per l’omicidio a Roma di un carabiniere. I due preferiscono restare anonimi, parlando con la tv locale Kpix, e dicono di non essere rimasti sorpresi dall’accaduto, ricordando di averlo visto più volte ubriaco. L’emittente ricorda che il ragazzo studiava alla Sacred Heart High School, di San Francisco, dove giocava a football, ma che poi si è trasferito e diplomato alla Tamplais High School, a Mill Valley, la
stessa di Christian Gabriel Natale Hjorth, giocatore di Lacrosse.

Hjorth avrebbe la reputazione di violento. «Si è sempre saputo che fosse un cattivo ragazzo – racconta un suo ex compagno, Tommy Flynn – Si cacciava in storie su attività in cui non vorresti che i tuoi figli si cacciassero. Era noto per avere il carattere di un delinquente». Secondo Flynn, «l’audacia di aver fatto questo in un altro Paese è
sconvolgente: penso che sia disgustoso uccidere un poliziotto, che lavora per tenere tutti al sicuro».

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