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Auto usate provenienti dall’estero. Attenzione al recycling, l’allarme della Polizia Stradale

Chi di noi, nel ricercare di una buona occasione per l’acquisto dell’auto, non si è fatto allettare da offerte di auto potenti, seminuove, segnalate da autorimesse o cittadini esteri, a prezzi particolarmente convenienti? Qualcuno magari, dopo i primi entusiasmi, si è scoraggiato di fronte alle difficoltà buroicratiche per l’importazione in Italia, ma oltre a questo, che è un ostacolo non da poco, esistono altri pericoli per l’incauto acquirente, che ci vengono puntualmente segnalati dalla polizia.

Nel 2017, di tutti i veicoli di provenienza estera immatricolati in Italia, il 44% proveniva dalla Germania, il 20% dalla Spagna e circa il 10% dalla Francia. I tre paesi insieme rappresentavano il 74% delle pratiche di nazionalizzazione richieste in Italia . Nel 2018 invece il 43% proviene dalla Germania, il 27% dalla Spagna, il 10% dalla Francia incrementando la soglia delle immatricolazioni estere sino ad arrivareall’81%.

Questi sono i risultati di uno specifico monitoraggio sul territorio nazionale della Polizia Stradale, attraverso il lavoro delle squadre territoriali, sul fenomeno della clonazione dei dati identificativi e l’alterazione dei documenti di circolazione che consentono alle organizzazioni criminali la reimmissione sul mercato di veicoli di provenienza illecita perché rubati o appropriati indebitamente. Si tratta in gran parte di veicoli rubati o appropriati indebitamente in Italia o all’estero i cui dati identificativi vengono alterati ricalcando quelli di veicoli circolanti in altri paesi, da cui solitamente provengono i documenti di circolazione utilizzati per l’immatricolazione. Altre volte invece, per rinnovare l’identità del veicolo, vengono utilizzati documenti rubati in bianco o artefatti. Le pratiche presentano il classico caso di un clone: una vettura circola contestualmente in due paesi, e organizzazioni criminali specializzatesi occupano di tutto, dal procacciamento del veicolo all’alterazione dei dati, alla fornitura dei documenti per il restyling totale del veicolo. Talvolta invece un’unica organizzazione gestisce tutto il riciclaggio.

Per il solo territorio calabrese, dal 2017 al primo semestre 2018 la polizia ha sottoposto a controllo 632 fascicoli per l’immatricolazione di veicoli provenienti dall’estero, riscontrando su17 di esse evasione d’I.V.A., si è proceduto con la denuncia di una persona e il sequestro dell’auto. Nel secondo semestre del 2018 e nel primo semestre dell’anno corrente, sono stati controllati 1.000 fascicoli per l’immatricolazione di veicoli provenienti dall’estero, che hanno portato al sequestro di decine di veicoli tra riciclati e oggetto di appropriazione indebita all’estero, sono inoltre state individuate numerose pratiche di nazionalizzazione viziate da falsità. Spesso un prezzo all’apparenza conveniente, ma assai al di sotto di quello di mercato, invoglia ad acquistare un’auto. Dietro queste offerte eccessivamente vantaggiose si potrebbero celare delle truffe, con il rischio di perdita dell’autovettura e del denaro versato.

È consigliabile, secondo la polizia, procedere con cautela nell’acquistodi un veicolo, rivolgendosi a venditori affermati sul mercato. Inoltre, ricordano, che è opportuno prestare la massima attenzione agli acquisti in rete, verificando sempre, con molta attenzione, la documentazione che viene fornita. In caso di sospetti circa l’illegittima provenienza del veicolo, ci si può rivolgere alla Polizia Stradale.


Ezzelino da Montepulico


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