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Contratto degli statali: l’allarme della Uil, potrebbero non esserci isoldi

Anche il settore del puubblico impiego segue con apprensione le vicende della crisi, consapevole che un lungo stallo potrebbe pregiudicare il rinnovo di molti contratti in scadenza, I riflettori sono ora puntati su nuove assunzioni e rinnovo del contratto del pubblico impiego per il triennio 2019-2021.

La Uil lancia un primo allarme temendo che con le elezioni anticipate ad ottobre si vada all’esercizio provvisorio. «Siamo preoccupati perché, oltre a essere passato quasi un anno dall’inizio della nuova tornata contrattuale senza che sia stata avviata alcuna trattativa, con questa situazione politica, si paventa sempre più l’incognita risorse nella prossima legge di bilancio», dice all’Adnkronos il segretario confederale della Uil. Antonio Foccillo, da sempre schierato in prima linea nella contrattazione dei dipendenti pubblici.

Nei giorni scorsi il neo presidente dell’Aran Antonio Naddeo, intervistato dall’Adnkronos, ha prospettato per gennaio 2020 di aprire il negoziato per arrivare a fine 2020 con i nuovi contratti. «Mi fa piacere e condivido l’auspicio del presidente Naddeo, una persona che stimo e con la quale credo ci potremo confrontare e lavorare bene»; ha spiegato Foccillo, «tuttavia per poter arrivare ai nuovi contratti servono risorse aggiuntive», ha aggiunto ricordando che il governo precedente ha di fatto sbloccato la contrattazione dopo 10 anni di fermo.

I numeri dicono che «le risorse stanziate nella scorsa legge di bilancio, sono insufficienti, tra i circa 300 milioni per il 2019, e i 500 milioni per il triennio. Ma oltre ai rinnovi c’è anche un problema di salari bassi, i più bassi non solo d’Europa ma del mondo occidentale, e questo tema si può risolvere con la detassazione, una richiesta che il sindacato ha fatto a questo governo, senza alcuna risposta».

Intanto, a settembre si dovrebbe chiudere la partita dei rinnovi contrattuali dei medici e dei dirigenti, come auspicato da Naddeo che ha convocato i sindacati il 5 settembre. «Bene, è ora di chiudere velocemente visto che fanno parte dei contratti 2016-2018 e siamo abbondantemente in ritardo». Cosi come è ora di «chiudere con le commissioni paritetiche» per Foccillo, owero quelle che si devono occupare di ridisegnare le figure professionali e i livelli».

Poi c’è il tema assunzioni. Con lo sblocco del turnover, deciso dal ministro perla Pa, Giulia Bongiorno, che dovrebbe partire a novembre di quest’anno e le ulteriori uscite anticipate con Quota 100 «nella pubblica amministrazione serve dare attuazione a un piano straordinario di assunzioni, altrimenti si rischia lo svuotamento degli uffici e l’assenza di servizi in interi settori», ha awertito il segretario confederale Uil, Antonio Foccillo. sollecitando subito nuovi concorsi. Ma «va anche conslusa la stabilizzazione dei precari avviata con il precedente governo».


Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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