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Salvini: «In settimana vedrò il centrodestra». Zingaretti: «No a Renzi, nessuna intesa con il M5S»

Salvini con l’elmetto: in questi giorni ne ha bisogno

ROMA – Lunedì 12 agosto i parlamentari torneranno a Roma. In programma le riunioni dei capigruppo delle camere. Intanto Matteo Salvini pronuncia la parola che gli schiude la porta a una concreta probabilità di successo: «In settimana vedrò gli alleati del centrdestra per le elezioni regionali. E’ chiaro che parleremo anche di altro». E Zingaretti inchioda Matteo Renzi sul no ufficiale del Pd all’inciucio con il Movimento 5 Stelle. Va avanti, dunque, lo scontro sulla crisi di governo sempre più serrato. Salvini pressa per elezioni subito e chiede che il Parlamento si esprima prima di Ferragosto: «Niente inciuci – afferma il leader della Lega – gli italiani vogliono un governo forte e libero».

Salvini – Il leader della Lega annuncia poi che la manovra è già pronta ed entra nel dettaglio: «Tasse ridotte al 15% per milioni di lavoratori italiani, pace fiscale con Equitalia per milioni di Italiani, nessun aumento dell’Iva ma riduzione delle tasse sulla casa. La nostra manovra economica è già pronta – insiste il vicepremier -, a Renzi interessa solo perder tempo per salvare la poltrona. Conto di vedere sicuramente gli alleati a livello locale del centrodestra – ha detto ancora – perché sicuramente alcune elezioni regionali ci sono: in Umbria sono fissate il 27 ottobre, in Emilia Romagna dovrebbbero essere a dicembre e poi ci saranno Calabria, Marche, Toscana. Sicuramente su questo l’alleanza che ha vinto tutte le elezioni negli ultimi mesi deve ritrovarsi e proporre candidati comuni prima possibile. Penso che già la settimana prossima ci ritroveremo con gli alleati per le regionali, ovviamente si parlerà anche di altro».

Alt di Zingaretti a Renzi – «Vedremo cosa accadrà nei prossimi giorni, per fortuna nei passaggi ci guiderà la saggezza e l’autorevolezza del presidente Mattarella»: scrive il segretario del Pd su Huffington post. «Dovremo discutere senza demonizzare idee diverse, senza accuse o invettive perché c’è e ci sarà bisogno del contributo di idee e di lavoro di tutte e di tutti. Se concordiamo sul pericolo Salvini il primo assoluto bene da preservare è l’obiettivo dell’unità. Se concordiamo sul pericolo Salvini il primo assoluto bene da preservare è l’obiettivo dell’unità. Ma il primo passaggio per costruire l’unità è evitare di instillare veleno tra noi: non si dica chi sostiene queste idee è per far fuori qualcuno, perché ripeto gli avversari io li ho sempre considerati e li considero fuori da noi. Ripeto: non ci sono scorciatoie»


Sandro Bennucci

Direttore del Firenze PostScrivi al Direttore

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