Firenze: addio a Pierluigi Giannini, ex geometra del comune diventato cittadino-cronista
FIRENZE – Se n’è andato, all’alba di oggi, 15 agosto 2019, Pierluigi Giannini, geometra, che avrebbe compiuto 87 anni fra qualche settimana: è stato apprezzatissimo funzionario tecnico del Comune di Firenze, esperto di piani regolatori, varianti urbanistiche e ottimo disegnatore di carte e planimetrie per interventi sul territorio. Ma da alcuni decenni, Pierluigi Giannini era diventato una sorta di cronista per impegno sociale: era cioè un profondo osservatore della vita cittadina. Scriveva ai giornali e faceva, per così dire, la cronaca vista dalla strada. Sempre attento e puntuale. Cominciò, molti anni fa, con La Nazione. Poi aveva deciso di segnalare problemi e disfunzioni a Firenze Post, giornale che era diventato, affettivamente, un po’ anche suo.
Da fiorentino vero, Pierluigi Giannini era anche tifoso viola: spesso deluso (soprattutto nell’ultima stagione: si può dire fosse inviperito con la squadra che non vinceva più), ma mai disposto a mollare. Diceva: «Forza Fiorentina, sempre». Lascia la moglie, l’adorata Marcella, le figlie, Daniela e Mariangela, i generi, i nipoti. Lascia anche un grande vuoto in chi aveva imparato a conoscerlo e ad apprezzarlo. Sarà esposto alle Cappelle del Commiato venerdì 16 agosto. Il funerale sabato 17 agosto, alle 10, nella chiesa dei Frati Cappuccini, dentro il cimitero di Trespiano.
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Conoscevo Pierluigi da tanti anni: mi telefonava a La Nazione, in cronaca, per raccontare prima le vicende delle Cure, poi, mano a mano che le sue osservazioni di cittadino implacabile venivano pubblicate, cominciò a guardare tutta Firenze e anche i dintorni. Diventammo rapidamente amici. E non solo per le sue segnalazioni, sempre precisissime, ma anche per la sua spontaneità e il modo di comunicare. Quando lasciai La Nazione per approdare a Firenze Post, non ebbe dubbi: «Vengo con te, mica posso lasciarti solo a scrivere». Infatti, quasi ogni giorno scriveva sulla pagina dei commenti e mi chiamava al telefono. Quando giocava la Fiorentina, le telefonate diventavano due: la seconda chiamata era per discutere le mie pagelle. Spesso approvava i voti, ma talvolta aggiungeva: «Mmh, io sarei stato più severo…». Quanto mi mancheranno quelle telefonate! Ma sono certo che continuerà, da Lassù, a osservare, a seguire e anche a criticare la città, la Fiorentina e Firenze Post che sentiva davvero un po’ suo. Ciao caro Pierluigi.
Sandro Bennucci