Skip to main content

Open Arms pretende lo sbarco immediato di tutti i migranti, Salvini resiste, Merkel detta la sua ricetta

Anche dopo la strana sentenza del tar contestata da Salvini, la nave Ong Open Arms resta in mare col suo carico di migranti, da quindici giorni in attesa di sbarco. Che non arriva. Anche se, a detta di Conte, vi sono sette Paesi europei disposti ad accogliere i presunti naufraghi, veri migranti economici trasportati solo in Italia dalle Ong.

L’Europa si è mossa con molto ritardo, ma Salvini non molla. È dell’8 agosto scorso la richiesta di intervento inviata dal presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, in una lettera indirizzata al leader della Commissione Ue, Jean Claude Juncker. Ci è voluta una settimana prima che arrivasse una risposta, come già successo negli altri casi in cui la disponibilità degli Stati Ue aveva poi portato allo sblocco della situazione. Esclusi i 9 naufraghi di giovedì e gli altri 4 di questa notte, sbarcati per motivi medici, restano invece ancora incerte le sorti delle 134 persone a bordo della Open Arms, che pervicacemente insiste nello sbarcarli in Italia, anche se in quindici giorni avrebbe potuto e dovuto raggiungere altri porti europei.. “Cosa aspettano ad autorizzare sbarco di tutte le persone a bordo, che l’emergenza medica diventi insostenibile? Quanta crudeltà”, ha scritto nella notte su Twitter la ong.

Nel frattempo si muove anche Frau Merkel che detta la sua ricetta per un nuovo meccanismo di redistribuzione e una nuova edizione rivista della missione Sophia
Che qualcosa in questo meccanismo debba cambiare è evidente anche alla cancelliera tedesca Angela Merkel: “Sono convinta che ci sia bisogno di un nuovo meccanismo di ridistribuzione che metta in chiaro la responsabilità di tutti” sul tema dei migranti, ha detto solo l’altro ieri. Un messaggio rivolto soprattutto a chi dovrà prendere il posto di Juncker: la nuova presidente della Commissione Ursula von der Leyen. La fedelissima che di certo non potrà ignorare la linea dettata da chi le ha permesso di sedere a capo dell’esecutivo di Bruxelles.

“Un nuovo inizio credo sia buono per tutti”, ha sottolineato Merkel riferendosi proprio al nuovo corso che comincerò la sua ex ministra della Difesa. Quindi i punti su cui, secondo la cancelliera, serve intervenire: “Prima di tutto dobbiamo combattere i trafficanti di uomini in modo da ridurre il più possibile la migrazione illegale”. “Per farlo dobbiamo portare avanti le trattative con i Paesi africani, avere un processo di pace in Libia, fare in modo che in Siria si proceda per via politica e che l’accordo Turchia-Europa sia messo in atto”, ha continuato Merkel. Che ha un altro chiodo fisso, ribadito nuovamente anche il 15 agosto: il ripristino del salvataggio in mare coordinato dagli Stati europei. “Sicuramente sarebbe bello, oggi avremmo di nuovo una missione Sophia e navi statali che salvano persone”, ha sottolineato. E non possiamo darle torto.


Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Firenze Post è una testata on line edita da C.A.T. - Confesercenti Toscana S.R.L.
Registro Operatori della Comunicazione n° 39741