Navi Ong: Mediterranea torna in acqua verso la Libia. La Spagna prende solo 15 migranti di Open Arms
LAMPEDUSA – Dopo la buona notizia che i 356 migranti imbarcati su ocean Viking sbarcheranno a Malta e non in Italia, arriva il gioioso annuncio di Mediterranea che la sua nave, liberata dal sequestro pretestuoso della procura di Agrigento, torna a solcare il Mediterraneo e la Sar libica per portare in Italia montagne di clandestini, vista la congiuntura politica e giudiziaria favorevole all’invasione. La nave dei centri sociali (definizione salviniana), coordinatore Luca Casarini, torna ad acquisire truppe da portare in Italia.
La Mare Jonio, l’imbarcazione dell’organizzazione Mediterranea, torna in mare per la quarta missione del 2019. Lo annuncia la stessa ong in un comunicato su Twitter spiegando di aver lasciato ieri sera al tramonto il porto di Licata «per tornare nel Mediterraneo centrale a monitorare e denunciare le violazioni dei diritti umani e, laddove ci siano persone in pericolo, a salvare vite. La nostra nave – si legge nel comunicato – è stata sotto sequestro probatorio per più di due mesi dopo avere salvato 30 donne, uomini e bambini a maggio. Restituita al suo equipaggio di mare e di terra, è tornata adesso dove bisogna essere». Con Mediterranea c’è anche l’ong Lifeline, che supporta la missione con una barca a vela. Insieme con il coordinatore Luca Carasini, ci sono 22 membri dell’equipaggio distribuiti tra Mare Jonio e una barca d’appoggio.
Intanto è arrivata a Lampedusa la nave Audaz della Marina spagnola, che secondo gli annunci del Governo di sinistra Sanchez avrebbe dovuto prendere a bordo tutti gli 83 migranti della Open Arms, mentre invece ne prendera’ in carico solo 15. Questa la solidarietà pelosa delle sinistre europee. La Audaz e’salpata nel pomeriggio di martedi’ dalla base navale di Rota(Cadice); la nave, non appena saliranno a bordo i 15 migranti,navighera’ alla volta della Spagna dove raggiungera’ il porto di Palma di Maiorca.