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Vertice Pd-M5S annullato. Telefonata Dem a Palazzo Chigi. Ipotesi governo giallorosso pare fallita

Luigi Di Maio e Nicola Zingaretti: il tavolo per il nuovo governo è saltato

ROMA – La richiesta di mettere per iscritto che il Pd accetta Giuseppe Conte come premier di un governo giallorosso deve aver fatto saltare il tavolo. È stato infatti annullato il vertice in programma alle 11 tra le delegazioni del M5S, Luigi Di Maio e Giuseppe Conte, e del Pd, Nicola Zingaretti e Andrea Orlando. A quanto si apprende da fonti Dem, una telefonata è giunta da Palazzo Chigi al Nazareno per far sapere che la delegazione del Pd non si sarebbe presentata. Vuol dire che salta l’ipotesi di accordo? Nessuno lo ha ancora detto, ma è evidente la distanza fra le parti a poche ore dal nuovo giro di consultazioni del presidente della Repubblica.

Che cosa resta in campo? Tre le possibilità: un ripensamento in extremis del Pd, con Zingaretti che si piega al volere di Di Maio e accetta ufficialmente Conte presidente del consiglio senza chiedere quella sostanziosa contropartita di ministeri che avrebbe fatto sospendere la riunione della notte scorsa; un ritorno dei 5Stelle nelle braccia della Lega di Matteo Salvini; un governo tecnico del Presidente della Repubblica e nuove elezioni a ottobre. Sempre da fonti Dem si fa sap0ere che su Conte, forse, deciderà la direzione convocata per stasera alle 18, ma è evidente che il Capo dello Stato non puà aspettare i comodi dei partiti che non decidono e quindi potrebbe andare avanti con un governo di servizio, o di transizione. Non basta ancora: proprio in questi momenti, Calenda fa sapere che il partito, sostanzialmente, da due giorni viene preso in giro da Di Maio e dai grillini. La politica, in ogni caso, non ha offerto un bello spettacolo a un Paese che aspetta soluzioni per risalire la china, dopo che anche l’Ocse (notizia di ieri, lunedì 26 agosto) ha indicato l’Italia all’ultimo posto, come crescita, fra i paesi europei.

AGGIORNAMENTI DELLE 11,30 e delle 12,30

«Di Maio vuole il Viminale e sta condizionando, su questo, tutta la trattativa». Lo riferiscono ai giornalisti fonti Dem che stanno seguendo da vicino il confronto Pd-M5 che, al momento, si è incagliato. Il Pd, a quanto pare, ha una priorità assoluta: affidare il ministero dell’Interno a Minniti, soprattutto per gestire il problema migranti. Ma più che una trattativa, ormai è rissa. Ecco la replica grillina: «Luigi Di Maio non ha mai chiesto il Viminale per il M5S. Prima per noi vengono i temi».

«Oggi al Nazareno alle ore 16 si riunisce la cabina di regia del Pd per assumere le decisioni conseguenti sulla crisi di governo, anche a seguito della cancellazione, da parte della presidenza del Consiglio, dell’incontro previsto questa mattina a Palazzo Chigi con la delegazione M5S». Così in una nota l’ufficio stampa Pd.


Sandro Bennucci

Direttore del Firenze PostScrivi al Direttore

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