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Governo, ministri: stretta finale, alcune caselle ancora da riempire, troppi gli appetiti

ROMA – Stretta finale sulla squadra di governo, in attesa che il premier incaricato salga, probabilmente oggi 4 settembre, al Quirinale. Con il ‘plebiscito’ di Rousseau al nuovo esecutivo, il timing si è fatto serrato sulla composizione della lista che il premier incaricato Giuseppe Conte potrebbe presentare a Mattarella.

A quanto si apprende da fonti parlamentari, al momento sarebbe in ascesa l’ipotesi di Dario Franceschini alla Difesa e Luigi Di Maio agli Esteri. Due ministeri di peso per le due personalità che saranno rispettivamente capodelegazione di Pd e del Movimento 5 Stelle. Mentre non sarebbe ancora sciolto il nodo sulla casella di sottosegretario alla presidenza. Il premier Conte avrebbe in mente Roberto Chieppa, attuale segretario generale della presidenza del Consiglio. Ma sulla questione, si fa sapere da fonti parlamentari, ci sarebbe una dialettica in corso. Intanto sembra probabile, Paola De Micheli avrà un incarico di governo come titolare dello Sviluppo Economico (ma circola anche il 5 Stelle, Stefano Buffagni) o, secondo i rumors di giornata, delle Infrastrutture.

Casella però, quella delle Infrastrutture, ambita anche dal capogruppo M5S al Senato, Stefano Patuanelli che, in alternativa, potrebbe andare ai Rapporti con il Parlamento. Si rafforzano intanto le voci su un tecnico al Viminale in discontinuità con la gestione tutta politica del ministero da parte di Matteo Salvini. Anche per il Mef potrebbe esserci un tecnico di primissimo livello. I nomi circolati fin qui vanno da Daniele Franco a Salvatore Rossi, Dario Scannapieco. Ma non è detto che alla fine torniun politico a via XX Settembre. Il nome di Roberto Gualtieri continua a circolare molto in queste ore. E comunque su questi ultimi due punti- Viminale e Mef- avrà certamente un peso rilevante l’opinione del Colle. Con l’ipotesi di Franceschini alla Difesa (alcuni danno ancora in sella Elisabetta Trenta, anche in ottica del rispetto delle quote rosa) scendono le chances di Lorenzo Guerini che finora veniva dato in pole. Di area strettamente renziana i nomi possibili per il governo sono quelli di Ettore Rosato, Teresa Bellanova e Anna Ascani.

Le ultime due (la Ascani per la Cultura, Bellanova per il Lavoro) con più probabilità di entrare vista la volontà del Pd, confermata anche oggi via twitter da De Micheli, di parità di genere nella delegazione dem. Mentre Orlando nel suo annuncio oggi del passo indietro ha esplicitatoanche un’altra caratteristica che i dem vorrebbero dare alla loro delegazione: la discontinuità. Quanto alla delegazione M5S continua a circolare il nome di Nicola Morra all’istruzione e le conferme di Alfonso Bonafede alla Giustizia e Riccardo Fraccaro ai Rapporti con il Parlamento. Gira con insistenza il nome di Federico D’Incà per gli Affari regionali.

L’agenda di Conte prevede alle 9 un nuovo incontro con Loredana De Petris e Federica Fornaro di Leu in seguito all’incontro di tre ore che si è concluso intorno all’una del mattino. Nel pomeriggio, invece, è possibile il giuramento del nuovo esecutivo. Questo il puzzle che il premier incaricato dovrà dipanare nella mattinata prima di salire al Colle per avere l’approvazione di Mattarella.


Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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