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Migranti: Olaf, ufficio antifrode europeo, denuncia infiltrazioni mafiose nel business dell’accoglienza in Italia

ROMA – «Il rapporto annuale dell’Olaf, l’Ufficio anti-frode europeo, conferma ancora una volta come la mancanza di trasparenza e tracciabilità nella spesa dei fondi europei faccia gola alla criminalità organizzata. Fenomeno che in alcuni casi si consuma anche sulla pelle e la dignità umana, come nel caso delle infiltrazioni mafiose nella gestione dell’accoglienza dei migranti, così come emerge da un paragrafo del Rapporto che si riferisce alla maxi operazione condotta dall’ufficio del procuratore anti-mafia di Catanzaro in cooperazione con L’Olaf. E che ha accertato il coinvolgimento di 84 persone che si ritengono legate a gruppi mafiosi in attività illecite attorno ai centri di registrazione dei migranti».

Lo dichiara in una nota l’europarlamentare del Movimento 5 Stelle, Laura Ferrara. «Il ricorso all’emergenza unito agli scarsi controlli hanno creato una zona grigia, quella del business dell’accoglienza, che ha stuzzicato le mafie e probabilmente priverà il nostro Paese di 1,4 milioni di euro di finanziamenti europei. Questo inquietante quadro – conclude l’esponente M5S – dimostra l’urgenza di intervenire per fermare un business che non è più accettabile».

Ma intanto il nuovo governo giallorosso si prepara a ridare il via libera proprio al business dell’invasione e dell’accoglienza indiscriminata.


Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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