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Bologna: riunione dei ribelli del M5S, critiche alla dirigenza, Di Maio non informato

Luigi Di Maio

ROMA – «Scontenti? E’ riduttivo definirci così, siamo i ribelli della coerenza». Si sono dati appuntamento a Bologna, in una location ‘top secret’, per analizzare il nuovo corso del Movimento 5 Stelle e fare il punto dopo la svolta
del governo giallorosso, che a una larga fetta della base pentastellata non è andata giù. Sono gli scontenti grillini,
capitanati per l’occasione dal consigliere regionale del Lazio Davide Barillari. «E’ l’inizio di un percorso – dice Barillari all’Adnkronos – ma non sarà né una scissione né una corrente. E’ un modo per ripartire, per dare segnali forti alla dirigenza M5S e alla nostra base». Bocche cucite sul luogo dell’incontro e sul numero di partecipanti.
«Non sono autorizzato a dirlo, voglio evitare strumentalizzazioni. Ma c’erano tanti portavoce venuti da tutta Italia, anche nazionali».

Al termine della riunione gli scontenti hanno diramato una nota: «Vogliamo fa ripartire il sogno. Il Movimento 5 Stelle non può ridursi ad ago della bilancia fra destra e sinistra, ma deve rimarcare la sua identità. Oggi abbiamo posto le basi di un confronto costruttivo tra portavoce del M5S di diverse parti di Italia e di diversi livelli», si legge nel comunicato.

Il nostro, spiega ancora Barillari, «è un progetto che sta partendo. Diciamo: mai più errori. Abbiamo analizzato le
contraddizioni che hanno caratterizzato l’alleanza con la Lega e, ora, quella col Pd. Per ultima, la questione delle concessioni ad Autostrade. Su questo c’è stata una discussione molto intensa». Il consigliere laziale del M5S non esclude incontri in futuro con i dirigenti nazionali del Movimento, tra cui il garante Beppe Grillo.
Il passo successivo, racconta, potrebbe essere la stesura di un documento. Sicuramente quella di Bologna non sarà l’ultima riunione dei dissidenti M5S. I prossimi incontri potrebbero tenersi anche a Roma o Milano. Alla domanda se il capo politico Luigi Di Maio sia stato informato del summit bolognese, Barillari risponde: «No, non è stato informato. Ma esiste la libertà di espressione, i portavoce possono incontrarsi, legittimamente».


Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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