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Governo: in corsa 45 viceministri e sottosegretari. Anche Riccardo Nencini e Federico Gelli

Riccardo Nencini: punta alla poltrona di viceministro alle infrastruttura, che già aveva con Gentiloni

ROMA – In attesa del voto di fiducia del Parlamento, è caccia a una poltrona di sottogoverno. Si sta infatti definendo la squadra di sottosegretari e viceministri che verrà chiusa in settimana, dopo aver incassato in via libera di Montecitorio e palazzo Madama. In lizza anche due toscani: Riccardo Nencini (Psi) che garantisce il prezioso voto al Senato, ma ambisce alla poltrona di viceministro alle infrastrutture che già aveva con il governo Gentiloni. Poi Federico Gelli, pisano, che potrebbe ritirare la candidatura a presidente della Regione (così Eugenio Giani correrebbe verso la poltrona di governatore magari senza primarie) se diventasse sottosegretario alla sanità. Le caselle da riempire sono quaranta-quarantacinque, che con i 21 ministri assicurerebbero al Conte 2 una fisionomia simile ma non superiore al Conte 1. Le quote sono da distribuire tra i due maggiori azionisti, anche se nelle nomine di sottogoverno bisognerà tenere conto di Leu ma anche di quegli alleati che sono presenti in Senato (come detto il Psi, che ha un voto con Riccardo Nencini), dove il governo ha bisogno di fare il pieno di voti. Un motivo che, tra l’altro, fa scendere le quotazioni di alcuni senatori pur ben piazzati nel totonomi di queste ultime ore, come Simona Malpezzi all’Istruzione e Franco Mirabelli alla Giustizia.

Federico Gelli: è stato anche vicepresidente della Regione

PD – Gli equilibri tra le forze politiche verranno, poi, assicurati anche grazie al gioco delle deleghe e all’eventuale upgrade a vice ministro. A dispetto dei numeri a disposizione della maggioranza, nel Pd e nel M5s è apertissima la caccia alla sottopoltrona, con tante autocandidature e un pressing di vario tipo nei confronti dei vertici che arriva anche dalla base. Al Nazareno, per esempio, diversi segretari regionali in queste ore stanno facendo arrivare le varie istanze dei territori. E proprio tra i dem alcune caselle vengono date già sicure: Anna Ascani (Istruzione), Emanuele Fiano (Interno), Antonio Misiani (Mef). Ma i nomi dei papabili sono diversi: Marina Sereni (Sanità), Lia Quartapelle (Esteri), Chiara Braga (Ambiente), Piero De Luca (Lavoro), Chiara Gribaudo (Lavoro/Ambiente), Federico Gelli (appunto alla Sanità), Andrea Romano (Esteri), Achille Variati (Pa). Per Walter Verini si parla della Giustizia, ma il suo nome circola anche a palazzo Chigi come titolare della delega dell’Editoria, dove però viene dato anche il nome di Gianluca Vacca per il M5s. All’Economia, area Pd, circola anche il nome di Enrico Maria Ruffini, il ‘padre’ del Fisco digitale e ex responsabile dell’Agenzia delle entrate.

M5S – I nomi che circolano nel M5s non sono meno, con l’aggiunta della grana dei ministri uscenti e non confermati, come Barbara Lezzi e Giulia Grillo, cui trovare una collocazione. Mentre per Danilo Toninelli si parla dell’ipotesi capogruppo in Senato. Laura Castelli potrebbe tornare al Mef, così come Manlio di Stefano alla Farnesina e Vito Ferraresi alla Giustizia. L’attuale capogruppo alla Camera Francesco D’Uva potrebbe traslocare alla Cultura, Stefano Buffagni all’Economia, ma il suo nome è associato anche allo Sviluppo o alle Infrastrutture. Tra i volti nuovi potrebbero esserci Lucia Azzolina (Istruzione), Luca Carabetta (Innovazione), Federica Dieni (Interno), Dalila Nesci (Salute), Giorgio Trizzino (Salute) e anche l’ex sindaco di Livorno Filippo Nogarin (Innovazione o Infrastrutture). Infine, oltre alla partita del sottogoverno c’è quella dello ‘spoil system’ dei dirigenti ai vertici dei ministeri. Solo per fare un esempio, potrebbero esserci novità per il capo di gabinetto del ministro dell’Economia, con il cambio tra Giovanni Tria e Roberto Gualtieri. Circolano le ipotesi di un ritorno di Roberto Garofoli o di Claudio De Vincenti, entrambi provenienti dalla cantera di Italianieuropei di Massimo D’alema.


Sandro Bennucci

Direttore del Firenze PostScrivi al Direttore

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