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Commissione Ue: delega allo stile di vita europeo, aumentano le polemiche

BRUXELLES – Continuano le polemiche sulla questione del dossier intitolato ‘Stile di vita europeo’ e affidato da Ursula Von Der Leyen a Margaritis Schinas. «Non ho alcun nuovo nome da comunicare per conto della squadra di transizione», ha detto la portavoce della Commissione. La presidente eletta è riunita con i commissari designati, «c’è un dibattito in corso, tutti gli argomenti saranno analizzati, ma non è una discussione legata ad un solo titolo o ad un unico portafoglio». Anche queste polemiche sono un chiaro esempio della superficialità e della stupidità di alcune decisioni comunitarie.

«Non mi piace l’idea di uno stile di vita europeo da opporsi al fenomeno migratorio. Accettare chi viene da lontano fa parte dello stile di vita europeo», ha detto il presidente uscente della Commissione europea Jean-Claude Juncker, durante un’intervista esclusiva a Euronews.

Sui social network si susseguono prese di posizioni anche abbastanza dure da parte di diversi eurodeputati che affilano le armi in vista delle audizioni ai neo commissari che si terranno al Parlamento europeo a inizio ottobre.

«Ho detto a von der Leyen che la diversità e i valori dell’Ue dovrebbero essere chiari nel titolo del portafoglio di Schinas – ha scritto in un tweet il leader di Renew Europe, Dacian Ciolos. Proteggere il nostro stile di vita europeo è al tempo stesso fuorviante e confuso e la formulazione deve cambiare», ha precisato.

In un altro tweet l’eurodeputato belga Guy Verhofstadt, anche lui di Renew Europe ha aggiunto: «esiste uno stile di vita europeo che merita protezione. È il nostro desiderio di vivere in una società libera e tollerante, il nostro amore per la democrazia, il nostro attaccamento al libero mercato e una forte sicurezza sociale. Da Stoccolma a Napoli, da Dublino a Riga. Il nostro ‘stile di vita europeo’ NON implica che vogliamo un’Europa suprematista bianca. Questo è in realtà il peccato originale europeo e dobbiamo combatterlo ogni giorno».

Secondo l’eurodeputata verde Karima Delli, che ha chiesto ai presidenti delle commissioni del parlamento di inviare una lettera alla futura presidente Ursula von der Leyen in merito, si tratta di un insulto ai valori europei. Il Financial Times scrive che «alcuni eurodeputati sono convinti che tale dicitura (european way of life) faccia eco al linguaggio dell’estrema destra, suggerendo che gli europei e le loro culture sono minacciati dall’arrivo di estranei e pertanto hanno minacciato di bloccare la nomina alle audizioni parlamentari che devono confermare i 27 nuovi commissari».


Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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