Skip to main content

Solito inizio dell’anno scolastico, un professore su cinque è supplente

ROMA – Ogni anno è la stessa solfa, denunciano i sindacati. Le lezioni sono ormai riprese in tutte le regioni, pero’ quasi tutti gli studenti sono costretti al tempo-scuola ridotto perche’ manca all’appello un’alta percentuale di insegnanti: le supplenze annuali, mai cosi’ tante, procedono infatti a rilento, a seguito dell’alto numero di Graduatorie a esaurimento e dei vincitori di concorso prive di candidati. E le convocazioni degli Uffici Scolastici Territoriali continuano ad andare deserte. Presto la “patata bollente” passera’ ai presidi, che chiameranno da graduatoria d’istituto.

La situazione piu’ drammatica e’ quella del sostegno, con 70 mila posti liberi che si stanno assegnando con estrema fatica soprattutto a docenti precari non specializzati nella didattica speciale per alunni disabili.

Per il presidente dell’Anief, Marcello Pacifico, «bisogna cambiare registro, facendo avvicinare i precari, ad iniziare da abilitati e
specializzati, ai posti liberi. Basta con le graduatorie bloccate e aperte ogni tre-cinque anni. Bisogna ricorrere all’utilizzo, sia per le supplenze sia per le immissioni in ruolo, da graduatorie d’istituto, trasformandole in provinciali per assicurare la copertura su tutte le scuole. E i vincitori e gli idonei dei concorsi ordinari e straordinari possono, su richiesta, cambiare regione. Senza dimenticare i supplenti a cui rinnovare il contratto scaduto al 30 giugno scorso, i neo-immessi in ruolo con riserva o licenziati pure dopo avere superato l’anno di
straordinariato».

Nonostante la Buona scuola di Renzi, la controriforma della Fedeli, gli interventi dei successivi governi niente è mutato, anzi.


Ezzelino da Montepulico


Firenze Post è una testata on line edita da C.A.T. - Confesercenti Toscana S.R.L.
Registro Operatori della Comunicazione n° 39741