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Fiorentina beffata dall’Atalanta al 95′: da 0-2 a 2-2. Ribery e Chiesa nuovi gemelli del gol. Pagelle

Franck Ribery esulta dopo il suo fantastico gol su assist da favola di Chiesa

PARMA – Sembrava fatta: prima vittoria dopo mesi. Invece no, proprio in fondo, col cuore in gola, la gioia è sfumata. La maledizione continua? No, lasciamo perdere. E’ vero che la Fiorentina era riuscita a mettere sotto i bergamaschi, terza forza del campionato scorso, con un gol di Chiesa nel primo tempo e un eurogol di Ribery nella ripresa, e che è stata riagguantata da Ilicic e da Castagne (dopo che era stato annullato un gol di Pasalic per fallo di mano di De Roon rilevato dal Var), ma è altrettanto vero che non merita davvero l’ultimo posto in classifica, solitario, che occupa stasera. Calendario spietato e classifica bugiarda. Ma tranquilli, è solo questione di qualche giorno: ssfortunata e penalizzata dall’arbitro contro il Napoli, sfortunatissima contro la Juve e non certo baciata dalla buona sorte questo pomeriggio contro l’Atalanta, la Fiorentina ha polvere e pallini per rifarsi. La squadra vale assai più di quello che la graduatoria mostra. Sotto pressione per buona parte del primo tempo, la squadra di Montella ha saputo reagire nel finale: trovando con Chiesa un gran gol del vantaggio. Da 25 metri, bordata di Federico (che segna dopo un’astinenza durata circa mille minuti) e deviazione di Palomino. Gasperini sbigottito. E tifosi dell’Atalanta allibiti: per tutta la partita hanno bersagliato Chiesa ogni volta che toccava la palla. Non è razzismo anche questo? Va da sè che sono partite offese anche per Dalbert, per il colore della pelle, e l’altoparlante ha ammonito i cori razzisti. Ma Gasperini ha avuto davvero paura: nella ripresa ha fatto entrare l’artiglieria: Papu Gomez e Ilicic. Ma non ha potuto impedire il secondo gol viola: una fantastica intesa dei nuovi gemelli del gol, Chiesa e Ribery. Federico è andato via sulla destra con una giocata da grande campione, mettendo al centro un pallone che Ribery, quasi con disinvoltura, ha colpito co l’esterno del piede spedendolo alle spalle di Gollini. Un eurogol, un gesto da campione immenso. Sicuramente Rocco Commisso, che ha visto la partita da casa, nel New Jersey, sarà balzato sulla sedia. Ha esultato invece il figlio, in tribuna a Tardini. Poco lontano da lui Stefano Pioli, spettatore dell’impresa sfiorata dalla sua ex squadra. E Montella? Aveva assaporato la vittoria. Ci è rimasto malissimo, ma la sua panchina, stasera, è un po’ più salda. Ovviamente assegno la piena sufficienza a tutta la squadra: il centrocampo ha fatto il suo lavoro, oscuro, ma efficace, di filtro. La difesa se l’è cavata, talvolta anche con fortuna, per oltre 80 minuti. Poi è stata schiacciata da Ilicic e Gomez. Lo stesso Josip Ilicic ha accorciato le distanze con una sforbiciata che ha sorpreso tutti. Poi è arrivato quel gol di Pasalic, lasciato solo, ma annullato giustamente da Orsato. Infine Dragowski si è fatto soprendere da un tiro di Castagne da lontano. Secondo me ci sarebbe potuto arrivare. Era coperto? Probabilmente sì. E’ un gol, quello del pareggio atanino in extremis, che fa molto male. Bisogna imparare a evitare che tiri da quella distanza facciano così male. In ogni caso animo: fra tre giorni si rigioca (arriva la Samp), Commisso vuole finalmente vincere. E tutta Firenze con lui.

Circa 800 tifosi viola a Parma per incitare la Fiorentina

TIFOSI VIOLA – Piove. Ottocento tifosi viola in trasferta al Tardini di Parma. Lo stadio di Bergamo è inagibile per lavori. Nel tunnel degli spogliatoi, Muriel abbraccia tutti: non dimentica la sua mezza stagione a Firenze. A proposito di ex, in tribuna c’è anche Stefano Pioli. La Fiorentina non vince da quando c’era lui. Montella, che sente il fiato di Commisso sul collo, conferma in blocco la squadra che ha pareggito con la Juve. Gasperini, invece, ha ritoccato lo schieramento che ha preso la robusta scoppola (4-0) a Zagabria in Champions: fuori Papu Gomez. In campo, oltre a Muriel, Malinovskyi e Zapata. Ed è proprio Zapata a procurare il primo pericolo della partita: al cinquantesimo secondo di gioco, scappa a Pezzella, che lo mette giù e viene ammonito. Punizione di Muriel: altissima. Altro rischio per i viola al 6′: colpo di testa di Djimsiti su angolo. Ancora sopra la traversa. L’Atalanta pressa.. La Fiorentina deve contenere, ma secondo me le manca un po’ di profondità: Ribery e Chiesa, lo sappiamo, non sono punte vere. Per questo avrei preferito vedere in capo Vlahovic da subito. Serie di angoli per l’Atalanta. E calcia male, Muriel (13′) scattato in area viola da solo.

La gioia di Federico Chiesa dopo il suo gol: era a secco da circa mille minuti in campionato

CHIESA – Rompe l’assedio (16′) Castrovilli che si porta un bel pallona avanti, arriva quasi al limite e spara in porta. Sopra la traversa ma non importa. Gliel’aveva detto Montella: prova a cerare il gol. Respirà un po’, la Fiorentina. E l’Atalanta sembra un po’ annebbiata. Ma si rifà pericolosa al 21′ con Muriel, solista dell’attacco nerazzurro, che non si fa fermare da Milenkovic e impegna Dragowski con un tiro fortunatamente centrale e non irresistibile. Ma al 24′ arriva il momento magico: angolo di Pulgar, messo fuori dalla difesa dell’Atalanta, pallone a circa 25 metri dalla porta bergamasca, dove arriva Chiesa di controbalzo, trova una deviazione di Palomino capace di spiazzare Gollini. Palla in rete. Fiorentina clamorosamente in vantaggio. E Chiesa, ecco la grande novità, si è finalmente sbloccato. Con dispetto di Gasperini e dei tifosi atalantini, che l’hanno innalzato, da un anno a bersaglio da denigrare. E, in questo momento, penso a Commisso, nel New Jersey, che starà saltando sulla poltrona del salotto, davanti al televisore. Una gioia perlui, grande presidente!

DALBERT – E penso sempre a Commisso, qualche istante dopo, al brivido che gli sarà sceso sulla schiena quando Milenkovic, come Ceccherini contro la Juve, appoggia malamente il pallone indietro per Dragowski. Passaggio sbilenco e da evitare sempre: perchè Zapata si avventa sul pallone e calcia non ben, mandando sul fondo. Si morbe le labbra. Ma forse sarebbe stato Montella a … mordere Milenkovic se l’attaccante nerazzurro avesse segnato. Poi un lungo stop, oltre tre minuti: Dalert si lamenta per essere stato apostrofato per il colore della sua pelle. Ci vuole un po’, ma alla fine lo speaker ammonisce il pubblico: basta cori razzisti altrimenti sono guai.

LIROLA – L’Atalanta, che sente sulla pelle la scoppola di Zagabria e, ora, anche lo svantaggio con i viola. Si butta avanti a testa bassa. Ma non passa. Al 36′ va solo vicina al pareggio: Malinovskyi avanza e serve Muriel sul lato sinistro dell’area: conclusione del colombiano che finisce sulla parte esterna del palo. Occhio difesa viola. La pioggia aumenta, per i giocatori il compito è più difficile. La Fiorentina cerca di distendersi: e ci riesce spesso anche per merito di Lirola, che porta la palla avanti, ma è spesso impreciso nell’ultimo passaggio. Tre minuti di recupero. I viola provano a aggredire: Ribery suona la carica, ma secondo me, lo ripeto, manca qualcuno di maggior peso là davanti.

RIBERY – In avvio di ripresa, al 2′ Fiorentina pericolosa: ci prova Ribery con un sinistro da fuori area. Che risulta centrale e non rischiosa per Gollini. Brutto colpo per Castrovilli, rimediato da Malinovskyi. Il gioiellino viola resta a terra. Quindi altre due ammonizioni dei viola: prima Lirola, poi Milenkovic. Gasperini ricorre all’artiglieria pesante: si spogliano Ilicic e Papu Gomez. Quindi cambi congelati: i due si rimettono la tuta. Gasp vuol solo far paura? No, dopo un po’ di teatrino li fa entrare: escono Muriel e Masiello. Papu indossa anche la fascia di capitano. E’ l’11’. Montella dovrebbe prendere qualche provvedimento. Zapata (13′) conquista una punizione fuori dall’area viola. Ilicic sul pallone: pallone addosso a Castrovilli. L difesa della Fiorentina ora è sotto pressione, diciamo pure che risulta schiacciata, ma nasce, proprio in quest’istante, la nuova coppia di gemelli del gol viola, anche se anagraficamente diversi. E’ il 21′: Chiesa ruba la palla a Palomino, scatta benissimo con falcata da campione sulla destra e centra in maniera fantastica, dove arriva Ribery, che colpisce a incrociare con l’esterno sinistro, spiazza Gollini e segna un eurogol. Grandissimo Franck! Questo gol e l’impegno che ha messo nei 68 minuti nel quali ha giocato, me lo fanno indicare come il migliore dlla partita. Naturalmente insieme al resuscitato Chiesa. Che oggi, 22 settembre, a Parma, sembra rinato: con il gol e con lo strepitoso assist. Poco dopo, Montella gli offre la standing ovation degli ottocento tifosi viola, quasi ubriachi di gioia. E lo abbraccia riconoscente. Chiesa e ui, Franck Ribery, hanno consolidato una panchina traballante. Quindi Franck si siede in panchina. Al suo posto Boateng.

ILICIC– La Fiorentina non perde la concentrazione. Tornano tutti ad aiutare la difesa. Chiesa ha dato molto. Montella se ne rende conto e lo sostituisce con Vlahovic: che ora, ecco quello che sostengo io, va a dare profondità alla squadra, costringendo i difensori atalantini a limitare le puntate offensive e a guardarlo a vista. All’83’ ai viola viene negato un angolo: Pasalic la mette fuori di testa ma l’arbitro non vede. Sulla ripartenza, Gomez trova l’imbeccata per Ilicic che in sforbiciata Dragowski di sinistro. Svantaggio dimezzato. Ora diventa durissima. Dalbert è dolorante: crampi. Entra Venuti. Boateng riparte e viene atterrato: punizione di Pulgar sulla barriera. Finale al calor bianco, si lotta su ogni pallone.Pezzella chiude come una saracinesca. Ilicic e Gomez imperversano. Cross di Arana (subentrato a Gosens) sponda di De Roon e tapin vincente di Pasalic. Ma interviene il Var. C’era un tocco di polso di De Roon. Orsato va al monitor. E annulla il gol. L’Atalanta insiste: anche Gollini davanti. Castagne raccoglie un rinvio da calcio d’angolo e infila Dragowski. Peccato, peccato, peccato. Ma buona Fiorentina, stasera ultima in classifica da sola. Ma immeritatamente. Dai, suoniamo la carica. Vittoria solo rimandata a mercoledì contro la Sampdoria, si spera.

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Sandro Bennucci

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