Firenze: a San Miniato al Monte due concerti gratis con l’Orchestra della Toscana (ORT)
FIRENZE – L’Orchestra della Toscana (ORT) si esibisce venerdì 27 e sabato 28 settembre nella Basilica di San Miniato al Monte con un programma che esalta i sentimenti. Sul podio dell’ORT ci sarà Beatrice Venezi, lucchese, 29 anni, che ha già guidato numerose formazioni internazionali di livello e che proprio con l’ORT ha inciso il suo primo disco con la Warner, in uscita ad ottobre. L’ingresso è libero fino ad esaurimento dei posti disponibili.
Il programma prevede due serenate, separate nel mezzo da una suite per archi. Queste composizioni sono inserite in un arco temporale abbastanza ampio. La prima, Serenata notturna K.239, è tardo settecentesca. È stata scritta da Mozart nel 1776 ed è uno dei più squisiti lavori del periodo della prima maturità del compositore. Pensata per un complesso piuttosto insolito, si presenta come un «concertino» composto di due violini, viola e contrabbasso, e include il «ripieno» dato dalla massa degli archi con in più i timpani.
L’altra, la Serenata op.48 è una delle composizioni del catalogo čajkovskiano che corrispondono ad un periodo di crisi personale e stasi creativa che il musicista russo affrontò tra gli anni 1877 e 1885. È un brano che riflette la sconfinata venerazione dell’autore per lo stile del tardo XVIII secolo, filtrato soprattutto attraverso la figura idealizzata di Mozart. La serenata, composizione strumentale destinata sul finire del ‘700 ad esecuzioni all’aperto per fini di puro intrattenimento, è qui intesa da Čajkovskij come rimpianto nostalgico di un’epoca perduta, quella appunto del classicismo. In entrambi i casi la sua funzione di “dedica” serve ad esprimere sentimenti di ammirazione verso il soggetto amato. È una forma presente nella musica colta come in quella popolare. San Miniato rappresenta il contenitore ideale di queste composizioni perché così come la serenata non è una forma musicale astratta, ma una forma poetica che raccoglie sentimenti, così questa basilica è da sempre un grande contenitore di sentimenti umani.
Tra questi due momenti si inserisce perfettamente la Suite per archi P 41, opera del 1902 di Ottorino Respighi, uno dei più grandi compositori del secolo scorso, il cui gusto fu definito da Massimo Mila “di ieri e non di oggi”. Un protagonista indiscusso del Novecento storico italiano, àmbito su cui tanto si è soffermata l’attenzione dell’Orchestra della Toscana in questi ultimi anni.
Venerdì 27 settembre ore 21.30 – sabato 28 settembre ore 21.30
Firenze, Basilica di San Miniato al Monte (via delle Porte Sante 34)
Orchestra della Toscana, Beatrice Venezi direttore
Wolfgang Amadeus Mozart, Serenata notturna in re maggiore per archi e timpani K.239
Ottorino Respighi, Suite per strumenti ad arco
Pëtr Il’ic Cajkovskij, Serenata in do maggiore per archi op.48 – Pezzo in forma di sonatina
Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili