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Il nuovo ospedale di Lucca

Lucca: preservativo nel vassoio della cena di una paziente dell’Ospedale San Luca

Il nuovo ospedale di Lucca
Il nuovo ospedale di Lucca

LUCCA – L’efficiente (presunta) sanità toscana, gestita da 20 anni dal Governatore Rossi, aggiunge un’altra perla alle altre recenti. Choc all’ospedale San Luca di Lucca. Una paziente ricoverata all’Obi (osservazione breve intensiva), ieri sera, ha trovato un preservativo nel vassoio della cena servita in camera da letto. La donna ha subito avvertito il personale infermieristico che ha segnalato l’accaduto all’Azienda Usl Toscana nord ovest. Sul caso stanno indagando i carabinieri. Per la Asl si tratterebbe di “un atto doloso”: la presenza del preservativo nella coppa con le mele cotte sarebbe stato “un sabotaggio”. Agli inizi di settembre a una paziente era stata consegnata fetta di pane con muffa nello stesso ospedale lucchese. La Asl, informa una nota, ha chiesto formalmente al concessionario di avviare l’iter per ”sostanziale e completa revisione dell’affido del servizio di ristorazione” a seguito di “una grave violazione del capitolato di gestione che si è verificato ieri sera con la consegna del vitto della cena”. A seguito della segnalazione da parte della paziente e del personale del reparto, la direzione sanitaria delll’ospedale “ha provveduto ad attivare le procedure di verifica e controllo immediate per ricostruire il percorso, dalla consegna della materia prima fino alla distribuzione in reparto”. Le verifiche hanno riguardato la tracciabilità interna del centro cottura, il monitoraggio del sistema automatico di trasporto e degli accessi al reparto coinvolto.

Il commento sferzante del Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti: «Il rinvenimento, da parte di una paziente ricoverata all’ospedale di Lucca, di un profilattico nella mela cotta servitale ieri sera col vitto non è nemmeno commentabile. Bene la trasparenza con cui l’azienda sanitaria ha subito dato conto dell’accaduto, ma se anche l’ipotesi di un sabotaggio fosse fondata ciò implicherebbe che il San Luca è davvero troppo vulnerabile. Già l’estate scorsa era stato oggetto di manomissioni che provocavano ripetuti allagamenti, e per quei fatti una persona è indagata. Adesso questa sequenza col vitto pericoloso. E’ veramente troppo. Pazienti, visitatori e operatori sanitari in questa situazione risultano alla mercè di tutto e tutti. Se neppure l’ospedale è un ambiente sicuro bisogna correre ai ripari immediatamente».

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