Sanità: si pagherà in base al reddito. Cuneo fiscale: taglio da 500 euro
ROMA – Il governo, su proposta del ministro Speranza (Leu), vuole introdurre il ticket, ossia la compartecipazione dei cittadini alla spesa sanitaria, calcolandola in base al reddito, ovvero secondo un criterio di progressività, per cui «chi ha di più paga di più e chi ha di meno paga di meno», con un limite massimo di spesa annua superato il quale non si dovrà più pagare. E sarà eliminato il tanto contestato superticket sulle prestazioni specialistiche ed ambulatoriali. Ma è polemica: visto l’alto tasso di evasione fiscale, va a finire che pagheranno, come sempre, i soliti noti. Per i sindacati è poco, per l’opposizione è una manovra in deficit. La Ue: aspettiamo il Def per valutazioni. Fitch: nel 2019 Italia ferma
Novità anche per le tasse sul lavoro: secondo il viceministro dell’economia Misiani, il taglio del cuneo fiscale potrebbe portare alla platea degli 80 euro circa 500 euro in più l’anno. Intanto, in attesa della pubblicazione del Def, nella caccia ai 7 miliardi di evasione ben tre potrebbero venire, secondo la viceministra Castelli, dal recupero della distribuzione del carburante, le cosiddette
pompe bianche.