Skip to main content

Carola Rackete, star applaudita dal Parlamento Europeo. Lo sdegno di Salvini

BRUXELLES – Standing ovation per l’intervento all’Europarlamento di Carola Rackete, la comandante della Sea Watch. «La mia decisione di entrare in porto con la Seawatch3 dopo 17 giorni in mare senza ricevere risposta non fu una provocazione come molti hanno detto. Ma un’esigenza. Ritenevo che non fosse più sicuro restare in mare e temevo per quanto poteva accadere», aggiunge.

«Dopo l’episodio della Seawatch3 ho ottenuto attenzione dalle istituzioni, ma dove eravate quando abbiamo chiesto aiuto? – ha attaccato-. L’unica risposta che ho avuto allora è stata da Tripoli, dove non potevo andare. In Europa, la culla dei diritti, nessun governo voleva 53 migranti. E’ stata una vergogna. Le istituzioni mi hanno attaccata – aggiunge -. Sono stata lasciata sola. I governi hanno eretto muri, come se sulla nave ci fosse la peste. La ricerca ed il salvataggio in mare – ha detto ancora – sono operazioni che rientrano nel diritto internazionale, non so come abbia fatto l’Italia ad approvare una legge che non rispetta il diritto internazionale. Basta con i discorsi d’odio perché hanno un impatto diretto sui cittadini», ha aggiunto Rackete.

Commento di Matteo Salvini: «In un Paese normale, una che ha rischiato di uccidere cinque militari Italiani per scaricare decine di immigrati a terra sarebbe in galera, non a blaterare al Parlamento Europeo».

Firenze Post è una testata on line edita da C.A.T. - Confesercenti Toscana S.R.L.
Registro Operatori della Comunicazione n° 39741