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Banca Etruria: annullato dalla cassazione il sequestro conservativo di beni per il crac della banca

ROMA – E’ stato annullato dalla Cassazione, con rinvio, il sequestro conservativo di beni disposto nel marzo scorso dal tribunale di Arezzo per il crac di banca Etruria, a carico di 16 dei 25 imputati – vertici ed ex dirigenti – per bancarotta. La richiesta di sequestro era stata presentata dal commissario liquidatore dell’ex Bpel – Banca popolare dell’Etruria e del Lazio-, Giuseppe Santoni, dopo l’udienza preliminare che stabilì i rinvii a giudizio. Tra gli imputati colpiti all’epoca dal provvedimento l’ex presidente Lorenzo Rosi, l’ex vicepresidente Giorgio Guerrini e il consigliere Giovanni Inghirami: non l’ex presidente di Banca Etruria Giuseppe Fornasari e l’ex direttore generale Luca Bronchi, che avevano scelto la via del processo col rito abbreviato e che sono stati poi condannati a cinque anni dal gup di Arezzo.

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